Non è stato un bandito a uccidere ieri Alfio Longo, 67 anni, nella sua villa nel Catanese, ma la moglie, Vincenzina Ingrassia, di 64 anni, ex elettricista in pensione. La donna è stata fermata dai carabinieri ed ha confessato: il marito era "violento" e lei lo ha ucciso, inscenando poi una rapina, perché "stanca di subire".
La sera prima lui l'avrebbe picchiata al culmine dell'ennesima discussione, e la notte lei l'ha ucciso nel sonno usando lo stesso ciocco di legno con il quale l'uomo l'aveva percossa. "Aveva subito maltrattamenti in 40 anni di matrimonio", ha detto il procuratore Michelangelo Patané. La donna non ha pero' mai presentato denunce, limitandosi a confidarsi con qualche amica. Vincenzina Ingrassia ha "provato più vergogna che rimorso" dopo aver confessato l'omicidio del marito. "Si è liberata - ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri di Catania, Alessandro Casarsa - di un fardello fatto di anni di violenza di ogni genere. Ha detto che lui la massacrava da anni ma ci ha anche chiesto 'ma questo si saprà in paese?'".