Juvecaserta
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(di Pasquale Della Volpe)  La sconfitta contro la Openjobmatis Varese avvenuto in quel di Masnago (84-80il finale ) condanna, qwuasi certamente la Pasta Reggia Caserta alla iminente retrocessione dal momento che a quattro giornate dalla fine del campionato e con ben cinque punti di ritardo dalla penultima, parlare di salvezza appare più una utopia matematica che una possibilità concreta. Doveva essere la partita della vita, da affrontare con la giusta tensione mentale ed invece i ragazzi di coach Esposito, dopo una promettente partenza, sparivano letteralmente dal campo, nei due quarti centrali, per poi risvegliarsi solo nei minuti finali quando un sontuoso Carleton Scott (autore di ben 17 punti, sui 19 totali, messi a segno nell’ultimo quarto di gioco) ha provato a far rientrare in partita i bianconeri portandoli ad un solo punto di distacco dalla squadra di coach Caja. Purtroppo ha pesato, un secondo quarto gicoato veramente male con i padroni di casa capaci di piazzare un parziale di 25-10 che ha permesso loro di portare l’inerzia del match dalla loro parte e di chiudere a metà gara, con un vantaggio di otto lunghezze (39-31) dopo essere stati sotto di sette alla prima sirena. Da quel momento è stato un afaannosso rincorrere da parte dei ragazzi guidati da coach Esposito, che però hanno fatto tanta fatica per cercare di raddrizzare il match, difettando della necessaria lucidità quando sembrava poter piazzare il break decisivo per riavvicinarsi ai biancorossi padroni di casa. Così i lombardi, seppur non mostrando una grande pallacanestro, guidati dal solito Maynor (20 per lui ) e da un sorprendente Eyenga (top scorer con 25) sono riusciti a mantenere a debita distanza la Juve tenendola sempre intorno ai dieci punti di distacco ed arrivando anche a condurre di quattordici ad inizio dell’ultimo sirena di gioco. Poi, quando oramai sembrava tutto scritto a favore di Varese, ecco la fiammata di Scott che metteva a segno quattro triple in pochi attimi; il finale acceso, serviva solo a spaventare il pubblico di casa ma a non far girare un match che la Juve avrebbe dovuto affrontare con altro piglio sapendo che quella di stasera era l’ultima spiaggia per crederci ancora. Ciò anche in considerazione che i ragazzi di Esposito erano scesi in campo sapendo anche il risultato di Pesaro (uscita sconfitta nell’anticipo di sabato contro Trento) ed avrebbero dovuto dare maggiore continuità al loro gioco (vistosi solamente a sprazzi) per avere la meglio di un avversario sicuramente alla portata della Juve. Non rimane che aggrapparsi alla matematica almeno fino a quando anche quest’ultima non certificherà una sentenza che ad oggi sembra già abbondantemente scritta.

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