(di Pasquale Della Volpe) In quello che doveva essere un match dal pronostico scontato, la Pasta Reggia Caserta fa sudare la classiche sette camicie all’armata Olimpia Milano per portare a casa i due punti, arrivati solo nel finale di gara dopo che i ragazzi di Markovski hanno retto per tutti i quaranta minuti di gioco (78-71 il finale). La serata al Forum ha offerto molti più spunti positivi di quanto dica la impietosa classifica bianconera che parla di uno 0-10 apparentemente drammatico; in realtà la Juve ha mostrato contro una squadra che nelle ultime partite viaggiava con più di 100 punti di media realizzati, un grande carattere decidendo di giocare a viso aperto e senza alcun timore reverenziale. L’attacco biancorosso è stato tenuto a soli 78 punti realizzati, con il solo Alessandro Gentile (top scorer dei suoi con 21 punti messi a referto) capace di mettere in crisi la difesa casertana, con un terzo quarto fantastico (quarto nel quale i padroni di casa hanno scavato il parziale che alla fine è risultato decisivo per le sorti del match, chiusosi 26-16); la squadra ha espresso un gioco fluido con un Moore finalmente ritrovato (12 punti e 5 assist) e con non solo Young (stasera tenuto, si far per dire, a soli 17 punti) protagonista in attacco; infatti i giochi offensivi hanno variato molto consentendo a ben nove giocatori di andre a referto. La squadra ha condotto per tutto il primo tempo dove i padroni di casa non sono riusciti mai a mettere la testa avanti (parziale chiuso sul 34-36), subendo un passaggio a vuoto solo nel terzo quarto ma riuscendo, comunque, a rintuzzare l’ondata d’urto dei padroni di casa, tanto che nel quarto finale la Juve, in più di un’occasione, è riuscita a riavvicinarsi pericolosamente alla compagine meneghina. Putroppo, come accaduto un pò in tutte le partite della gestione Markovski, la juve ha peccato di continuità smarrendosi nei momenti decisivi del match dove i bianconeri non sono riusciti a capitalizzare le opportunità conquistate sprecandole spesso banalmente; si tratta di un difetto che sta costando tantissimi punti perchè in un paio di occasioni (Cantù e Trento su tutte), una maggiore fredezza da parte della compagine di Terra di lavoro, avrebbe potuto portare qualche sorriso in casa bianconera che invece è costretta ancora a fare i conti con uno 0 che alla luce anche dei risultati delle dirette avversarie (vittorie di Pesaro e Capo d’Orlando) stasera fa ancora più paura perchè vede le penultime classificate a quota 6. Però lo spirito e la voglia mostrata stasera dovrebbero far guardare al futuro con un minimo di ottimisimo; domenica contro Varese la Juve si giocherà probabilmente una buona fetta di campionato; siamo certi che una vittoria riaprirebbe i giochi e soprattutto, sbloccherebbe mentalmente i ragazzi di coach Markovski frenati, spesso, da una paura di vincere da cui si può guarire solo con una grande iniezione di fiducia.
BASKET LEGA A 10° TURNO: Alla Juve non basta il carattere; contro Milano arriva il 10° ko
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