Basso Volturno
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GRAZZANISE (Raffaele Raimondo) – In questo fine-settimana un evento davvero accattivante e senza precedenti, almeno nella nostra provincia: la 1ª  Festa del Pane di Brezza! Infatti, sabato 11 agosto e domenica 12, dalle ore 20 a mezzanotte, nella frazione grazzanisana (e precisamente a Via Capua, a Via Sant’Andrea e a Via Graziano) rimarranno aperti al pubblico gli stands di cinque accorsati panifici locali (Pane dei Mazzoni-Carlino C & C, Pane & Delizie, Rossetti, Orlando e Santa Rita) che esporranno i loro prodotti migliori. Un appuntamento da non perdere, perché, accanto alle classiche e rinomate pagnotte (che solitamente vanno a ruba nei punti-vendita di Terra di Lavoro ed oltre), sui banchi espositivi si troverà pane con olive (molto simile alla “puccia” del Salento), pane con noci, nonché freselle con olio e pomodoro. Saranno inoltre possibili degustazioni di altre prelibatezze tipiche della zona mazzonara. Dunque casertani e turisti in cerca di antiche ghiottonerie sono avvertiti.

L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vito Gravante è co-organizzatrice dell’evento, avendo dato il patrocinio ufficiale ed assicurato alcuni servizi essenziali per la buona riuscita della manifestazione. E proprio il primo cittadino ha spiegato così le motivazioni della scelta: “Tutti, in riferimento all’area dei Mazzoni, parlano dell’ottima mozzarella. In ambito comunale operano vari caseifici, qualcuno dei quali addirittura vanta una produzione quotidiana che supera gli 800 quintali. La mozzarella di Grazzanise, celebre per qualità, è esportata ogni giorno in Italia e all’estero. Quest’anno, a fine maggio, il Comune ha lanciato l’iniziativa ‘Bianca come il latte’ che non a caso ha avuto un importante riscontro. Ora l’attenzione si concentra sul ‘pane di Brezza’, un altro prodotto d’eccellenza di cui andiamo fieri e che vogliamo contribuire a valorizzare su un più vasto territorio. Col tempo avremo modo di perfezionare l’organizzazione e di giungere anche al riconoscimento del ‘pane di Brezza’ a denominazione d’origine protetta. Intanto registriamo con piacere che pure la coltivazione del pomodoro va aumentando: è un ulteriore e incoraggiante segnale che viene dell’agricoltura locale”.

Ma qual è il segreto del successo del “pane di Brezza”? Un esperto del settore non ha avuto alcun dubbio a rivelare che sta soprattutto nel “crìscito”, cioè nel lievito-madre ereditato dall’antica panificazione familiare. In realtà contano molto anche i tempi della lievitazione naturale e tradizionale che si allungano fino a sette-otto ore. Oltretutto è determinante la preparazione del forno in cui si fanno ardere grosse quantità di scorze di nocciole. Grazie a questi procedimenti, mentre un panino, realizzato con le modalità oggi ovunque diffuse, il giorno dopo s’indurisce, il “pane di Brezza” resta “fresco” e gustoso per almeno una settimana. Una massaia, dal canto suo, è straconvinta che la bontà di questo pane deriva anche dal tasso e dal genere di umidità dell’aria che si respira a Brezza. Se sussistono eventuali enigmi aggiuntivi, lo scopriremo sul posto, davanti agli stands o innanzi ai bar dove saranno attivi i punti di aggregazione musicale.

 

 

 

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