Echi regionali
Strumenti
Carattere

Latina - Ancora una intensa giornata di incontri per il candidato capolista de “la Destra-Storace” Carmelo Grillo. Tra gli elettori e sostenitori di destra, il candidato de 'La destra' ieri era in visita ad alcuni amici agricoltori del comparto agrivinicolo dell'Agro Pontino.

E’ con rispettoso interesse che mi avvicino al lavoro degli imprenditori agricoli. Qui nell'agro pontino c'è tutto il sapere e i sapori di una volta.  La mia presenza e vicinanza a questi uomini e a queste donne – ha voluto sottolineare il candidato - è il segno che la politica, come almeno la pensiamo a destra, non può dimenticare da dove viene. Le nostre radici sono nell'agricoltura ed è da li che dobbiamo ripartire.

Conosco molti imprenditori agricoli, conosco e riconosco le loro problematiche che spesso non provengono solo dalla natura, e neppure dal mercato, ormai asfittico... ma incredibilmente dallo Stato.

Le cantine, in modo particolare, subiscono di più questa diseguaglianza. 

Ho parlato con molti di loro - ha spiegato Grillo – e mi hanno raccontato cosa significa cercare di aprire nuovi mercati in Italia. In molti paesi extracomunitari, per l'importazione di vini a D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) / D.O.C.G. (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), I.G.T. (Indicazione Geografica Tipica) o da tavola, oltre alla normale documentazione amministrativa-commerciale, prevedono anche la certificazione analitica.

Questa certificazione – ha continuato Grillo - negli Usa per esempio, oltre ad essere veloce ha un costo relativamente basso se si mette in relazione al mercato che riesce ad aprire.

La stessa certificazione in Italia costa 100 – dico 100 volte di più (1.200 euro contro 120 dollari che al cambio attuale sono poco meno di 90€).

E non colpa del laboratorio, ma dello Stato. Il prodotto vino, infatti, è gravato da una pesantissima accisa che ne deprime mercato e vendita.

Lavorare e crescere in Italia diventa quindi antieconomico anche per la gente che è legata alla propria terra a tal punto da farne un business, Business che per qualità e pregio viene apprezzato sempre più anche oltre confine. 

Basti pensare che oltre oceano - ribadisce Grillo - i nostri imprenditori agricoli nel vendere il loro vino vengono garantiti dagli stessi Stati esteri: il compratore al momento dell'ordine deve presentare un deposito cauzionale a garanzia del venditore depostio che può essere gestito, talvolta, direttamente dalle autorità doganali dello Stato estero. Al momento della consegna, il compratore ha 48 ore di tempo per saldare l'ordine, in mancanza della prova di pagamento le autorità doganali svincolano il deposito cauzionale a favore del venditore, che sostanzialmente si vede garantito al 100%.

E' questa la ragione che mi vede oggi a fianco agli imprenditori agrivinicoli dell’agro Pontino, e non è un caso che abbiamo voluto inserire nel nostro programma di lavoro una campagna di informazione sulle normative a tutela proprio degli imprenditori agricoli, per poter dare loro voce e cercare di portare le loro giuste rimostranze in Regione – ha concluso Carmelo Grillo -, la dove si può, se non proprio correggere questa anomalia tutta Italiana, almeno attenuarla.