Cronache
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San Tammaro (di Nando Cimino) Avete bisogno di legna da ardere per il vostro camino? Nessun problema! Andate a Carditello, tagliate l’albero che più vi aggrada e portatelo via; nessuno vi dirà niente. Questo sembra sia quanto accade, in quest’ultimo periodo, nei boschetti a margine del sito reale di San Tammaro. Questa volta a essere presi di mira sono gli Eucalyptus che, miracolosamente, hanno superato ben due tentativi d’incendio d’origine incerta. Qualche mese fa, infatti, a distanza di poco tempo l’uno dall’altro, il boschetto ha rischiato di scomparire a causa di due grossi incendi divampati nella piccola foresta di eucalipto. Solo l’intervento dei vigili del fuoco ha evitato il peggio. Ora, però, a decimare le piante ci pensano i boscaioli abusivi che, a giudicare dallo stato dei luoghi, non essendoci i resti dei rami o altra segatura se non quella riconducibile al netto taglio del tronco, una volta tagliate se le sono portate via, per ultimare l’opera altrove. La domanda è sempre la stessa: chi ha il compito di vigilare affinché questo non accada? Quelle aree boschive sono protette da qualche vincolo? Insomma, lo facciamo o ci pigliamo in giro? Il taglio abusivo delle piante e l’immondizia che cresce giorno dopo giorno, rafforzano l’idea che la fattoria borbonica settecentesca, altro non sia che l’ennesimo carrozzone. Il popolo di Carditello, però, attende fiducioso una vera e seria smentita.

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