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Formia  - E’ giunto alla quarta edizione l’originale Festival “Alberi di Canto” che i prossimi 16 e 17 aprile vedrà Formia e Maranola coinvolte in attività dedicate agli alberi, all’ambiente, alla musica e a diversi “rami” dell’arte. Il Festival è organizzato dalla Rete Salamandrina, curatrice dell’intero progetto con il patrocinio del Comune di Formia, Parco Naturale Regionale Monti Aurunci e XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci

 

Una due giorni di mostre, concerti, incontri letterari, attività didattiche, cibi tradizionali e, tra tante emozioni e cose da vedere, ascoltare e assaporare, darà anche la possibilità di acquistare un albero, una pianta aromatica, un sacchetto di semi, un manuale su come imparare a “mettere radici”. Ospiti locali e nazionali tra musica, letterattura, cucina e tradizione. 

 

In occasione della quarta Edizione del Festival, in programma in Piazza Vittoria a Formia (sabato 16) e negli spazi nella Villa Comunale di Maranola (domenica 17), un focus particolare sarà riservato al Melograno e diverse attività saranno volte alla valorizzazione di quest’albero che affonda le sue radici leggendarie in miti affascinanti e storie curiose. 

 

Alla base l’idea/progetto del Giardino Alberi di Canto sotto le mura e le torri medievali del paese, con nuovi alberi piantati da artisti della scena musicale italiana. Alberi da frutto, di specie dimenticate e molto curiose, di quelle di cui a volte si conosce il nome come il giuggiolo, l’azzeruolo ed il sorbo - ma non si è mai vista la pianta, le sue foglie, i frutti. Ed immaginate la possibilità di visitare questo giardino scoprendo tra questi alberi una fontana, una meridiana, un arco in pietra e terrecotte con i versi di poeti e scrittori che hanno legato la loro ispirazione agli alberi. Immaginate come questo possa farsi realtà e diventare una attrazione turistica e culturale e una realtà didattica e sociale importante per tutta l’area. A Maranola è stato immaginato ed ora si vuole vederlo realizzato. Si sta, infatti, lavorando a questo progetto raccogliendo l’interesse di tanti e varie istituzioni, locali e nazionali. 

 

“Aspettiamo la collaborazione di tutti per preparare il terreno, per spargere la voce, per dare terra alle radici, per far scorrere la linfa, per intonare una canzone, per piantare un nuovo Albero di Canto”.