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Sarebbe stato da solo quando è precipitato dalla finestra Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto a Milano lo scorso 10 maggio, dopo essere volato dal quinto piano dell'hotel dove era in gita con la classe. E' l'ipotesi di inquirenti e investigatori allo stato attuale delle indagini, che escluderebbero la presenza di altre persone. A poco più di un mese dalla morte di Maurantonio, le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dai pm Claudio Gittardi e Giancarla Serafini, tenderebbero, da quanto si è appreso, ad escludere che, quando Domenico è volato giù, fosse presente con lui vicino alla finestra una seconda persona. E' quanto emergerebbe dagli elementi raccolti finora dagli investigatori, tra cui intercettazioni (sono stati anche analizzati i messaggi WhatsApp dei compagni di classe) e verbali di testimonianze. Nessun ospite dell'albergo, tra l'altro, ha sentito urla o confusione in quel corridoio dell'hotel nelle prime ore del mattino (Maurantonio sarebbe morto tra le 5.30 e le 7).

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