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Sarule (Nando Cimino) - Tra i frastagliati confini della Barbagia di Ollolai, ai piedi del cantato, monte Gonare, sorge la piccola cittadina di Sarule. Da sempre dedita all’attività agropastorale, la sua comunità continua caparbiamente a mantenere viva l’orditura de ‘Sa Burra Sarulese’, gli splendidi tappeti tradizionali, intrecciati secondo le più antiche tecniche di lavorazione, attraverso la tessitura con i telai verticali. Il comune barbaricino sarà, il prossimo 11 settembre, il giusto scenario di un’importante celebrazione. Presso la piazza della Parrocchia, dalle 21.30, infatti, sarà celebrato il centenario della pubblicazione di ‘A Diosa’, la straordinaria poesia vergata dall’illustre concittadino, Salvatore Francesco Sini. Il poeta, scrittore, giornalista e avvocato, nacque a Sarule il secondo giorno di maggio del 1873. Fin da giovinetto mostrò una spiccata intelligenza e una grande propensione allo studio. Le particolari doti del giovane ‘Badore’, incoraggiarono i genitori a sottrarlo alla vita del pastore per avviarlo al completamento degli studi, prima a Nuoro e in seguito presso l’università di Cagliari, dove si laureò in giurisprudenza nel 1904. L’anno successivo, appassionatosi alla politica, divenne consigliere comunale nell’assise di Sarule, ma furono la poesia e l’amore per la letteratura a rapire l’animo del giovane avvocato barbaricino. La sua fu una produzione letteraria profonda e appassionata. Badore spalmava le sue idee politiche e i suoi sentimenti nella poesia che in quell’epoca recava con sé, una grande forza comunicativa. Il dramma ‘Il Medico’, edito nel 1909, lo consacrerà alla scrittura. Stimato civilista dallo spirito rivoluzionario, seguiva le vicende che attraversavano la sua amata Sardegna e l’Italia intera. Con ‘La Guerra Tripolina’, manifestò il suo dissenso verso il conflitto bellico che impose grandi sacrifici, in termini di vite umane, proprio alla Sardegna. La fortuna letteraria, per Badore Sini, giunse inattesa, nel 1915, l’anno di ‘Lamentos de sas theracas de Nugoro’, e dell’immortale, ‘A Diosa’. Il poema d’amore,  successivamente ribattezzato, ‘Non potho reposare’, vide la luce nell’estate del 1915, come testimoniano i primi pochi versi dolcemente scritti dal poeta, su di un foglio a quadretti del taccuino dov’egli annotava impressioni, pensieri e sentimenti: “A diosa.Non potho riposare, amore, coro, pensande a tie so donzi momentu: no istes in tristura, prenda d’oro, né in dispiaghere o pensamentu. T’assicuro che a tie solu bramo, ca t’amo vorte, t’amo t’amo t’amo”. Era il 23 luglio del 1915 e appena sotto la data aveva aggiunto l’orario: “ore 15 e 50 a ore 16”. Badore aveva quarantadue anni, due mesi e ventuno giorni, quando, in quei dieci minuti, nella casa di Nuoro, vergò l’essenza di una delle più belle poesie d’amore ‘in limba’, mai scritta prima. A questa seguì ‘A Diosu’ e ‘Muttos’. La poesia raggiunse grande notorietà quando il musicista e amico personale di Badore, Giuseppe Rachel, ne musicò i versi.  L’impegno di Salvatore Sini proseguì nel 1919 con la canzone ‘Comunismu’. Nel 1924 realizzò i canti ‘A Zuseppe Mesina’,Sa canthone de Zuseppe Nonne’, ‘Su zeccu’ e ‘Su cundennau innozente’, mentre nel 1929, pubblicò ‘Augurios pro s'isposaliziu de su Principe Umberto’. Scrisse anche mirabili versi dedicati agli amici, Ciriaco Offeddu e Attilio Deffenu, nella triste occasione della loro scomparsa. Molte le opere inedite dell’autore che morì all’età di ottantuno anni, il 27 agosto del 1954. ‘Non potho reposare’, nel tempo, è stata interpretata da tutti i ‘cori’ isolani, dalle migliori voci sarde, italiane e internazionali. Dai Tazenda agli indimenticati, Maria Carta e Andrea Parodi, a Pierangelo Bertoli, Mango, Antonella Ruggiero, Gianna Nannini, Laura Pausini, Anna Oxa, Noa, Maria Giovanna Cherchi, Marco Carta, Bianca Atzei e tanti altri; non si contano, inoltre, le versioni strumentali tra le quali ci piace ricordare quelle di, Paolo Fresu, Al Di Meola, ma anche quella del maestro, Luigi Lai, con le sue launeddas. La manifestazione del prossimo venerdì, 11 settembre, organizzata dal ‘Coro Popolare Vadore Sini’, col patrocinio del Comune di Sarule, vedrà la partecipazione de, I Tazenda, Maria Giovanna Cherchi, Ambra Pintore, Alessandro Catte, Clara Di Nella, Tenore Santa Rughe di Oniferi, degli stessi organizzatori, i Vadore Sini, e del gruppo folk di Sarule. L’iniziativa, dal titolo ‘Concerto con Artisti’, sarà ripresa dall’emittente, Sardegna1, e trasmessa poi, in prima serata, in seno al format ‘Sardegna in Festa’. Appuntamento a Sarule, dunque, per celebrare Salvatore ‘Badore’ Sini, ma anche per ascoltare quei versi che ciascuno di noi, almeno una volta, ha fatto propri per donarli alla propria amata o alla stessa Sardegna. La kermesse artistica e musicale sarà presentata da, Ottavio Neddu.