Aversa-agro aversano
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All’esito di un’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe (CE) hanno eseguito un’ordinanza cautelare con la misura coercitiva della custodia in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di tre indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

 

I tre indagati, secondo quanto ritenuto nel provvedimento del Giudice, a partire dal marzo del 2013, minacciando di interrompere i lavori e avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal sodalizio camorristico dei Casalesi, avanzavano richieste estorsive nei confronti di imprenditori edili della provincia di Caserta.

 

Per il medesimo episodio estorsivo, lo scorso 26.07.2013 veniva notificata altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di altre due persone.

Le prime richieste estorsive, avanzate nei confronti di imprenditori impegnati in un progetto per lavori dell’importo di diversi milioni di euro per la realizzazione di appartamenti in un comune dell’agro aversano, erano avanzate da due degli indagati, successivamente, al fine di rinforzare ulteriormente il timore nelle vittime e di indurle a pagare, intervenivano anche gli altri indagati.

Nonostante i precedenti arresti per i primi episodi delittuosi, le richieste estorsive venivano reiterate da altri appartenenti al gruppo criminale che prendevano il posto degli arrestati, mostrando così di voler ad ogni costo portare a compimento le condotte criminose.

Oltre alle tentate estorsioni commesse nei confronti di imprenditori edili, nel provvedimento cautelare viene contestata, a due degli indagati, anche una tentata estorsione ai danni di un ipermercato dell’agro aversano, appartenente a una catena di distribuzione nazionale.

Nel corso dell’attività di indagine si è registrata la piena collaborazione di diversi imprenditori della provincia di Caserta, che hanno acquistato fiducia nelle Istituzioni, iniziando a denunciare gli episodi di cui erano stati vittime.