Commento di Padre Pierluigi Mirra (Passionista)
Dal Vangelo secondo Matteo 28, 16-20
Andate e insegnate a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
COMMENTO
Ogni volta che dobbiamo affrontare una catechesi sul tema della SS. Trinità ci ritorna alla mente l’episodio che si narra nella vita di S. Agostino,vescovo e dottore. Preso dalla riflessione su questo grande mistero, il santo dottore, un giorno passeggiava sulla riva del mare. La sua attenzione fu presa dal gesto di un bambino, il quale,avendo scavato una piccola buca nella sabbia, andava e veniva dal mare con un secchiello che riempiva d’acqua e versava nella piccola buca scavata. La curiosità del Santo fu forte, tanto da avvicinarsi e chiedere al bambino quale era il suo intento. E dal bambino, si senti rispondere che intendeva riversare nella buca scavata tutta l’acqua del mare. La reazione del Santo su una risata,e dire al bambino che il suo intento era assurdo. E Il bambino (forse un angelo del Cielo) a rispondergli che era più facile riuscire nel suo intento fanciullesco che arrivare a comprende da una mente finita, quale è ogni uomo, la grandezza del Mistero della SS. Trinità. Infatti dinanzi al Mistero di Dio l’atteggiamento più consono è sicuramente il silenzio,chinare nella fede il capo, e adorare. E’ impossibile che la nostra mente carica di confini e di limiti, possa misurare la grandezza del Dio Infinito.
Ma ciò che in se stesso poteva sembrare assurdo, da Dio è stato reso comprensivo attraverso l’atteggiamento che Dio stesso ha avuto nei confronti dell’uomo. Egli ha tolto dalla suo volto il velo che lo copriva e lo poneva nel mistero e si è manifestato a noi, facendosi “piccolo” per entrare nella nostra vita e restarci.
Egli ha scelto la via dell’amore. Infatti se ci accostiamo al Mistero di Dio con fede, lo scopriamo posto nella dimensione grande dell’amore. Infatti il Padre si è rivelato a noi come creatore,mondo ,mettendo in atto uno scenario di vita meraviglioso, al centro del quale ha posto l’uomo, rendendolo vivo nella sua libertà, e gestore di ogni cosa. Ha avuto fiducia nell’uomo,rendendolo partecipe con lui del segreto della vita. Il Figlio ha manifestato il suo amore senza limiti per l’umanità ferita dal peccato,entrando nella vita dell’uomo, facendosi carico delle sue sofferenze, per riportalo sulla riva di Dio, e ridandogli quell’eredità eterna a cui, con il peccato, l’uomo aveva abdicato. Non solo, ma è voluto restare ed essere in mezzo all’uomo,per essere pronto a lenire le sue ferite ogni momento, facendosi addirittura cibo del suo cammino,nutrimento e forza del suo andare verso l’eternità. E lo Spirito Santo , la terza persona della SS. Trinità si è rivelato per l’uomo la forza che apre la mente al bene,riscalda il cuore a volte gelato dalla colpa, calore nel suo andare . Ed nello Spirito Santo che l’uomo trova la sua forza per rimodellare la sua immagine, deturpata, ritrovarne l’originalità, quella uscita dal cuore e dalle mani di Dio.
E con il Battesimo, incorporati al Mistero di Dio, da qual giorno noi non siamo più soli, né estranei a Dio, ma, assimilati a questo Mistero ,viviamo in esso, se siamo nella Grazia .E come agli Apostoli,prima dell’Ascensione , Gesù dice anche a noi di andare per il mondo a dire con forza e convinzione vissuta che Dio non si dimentica mai di noi
Il mistero non blocca il cuore e la mente dell’uomo, ma lo spinge a fissare il suo sguardo in nuovi orizzonti illuminati dalla luce di Dio