Il Pd oggi festeggia dieci candeline in un clima di forte contrapposizione all'interno del centrosinistra. Matteo Renzi, dal palco del teatro Eliseo, dopo gli interventi di Walter Veltroni e Paolo Gentiloni, tenterà di rilanciare il ruolo del suo partito, un ruolo che fortemente rivendica in serata sulla sua e-news in cui scandisce che il Pd "ha un punto di grande forza, che nessun altro dei partiti italiani può vantare: non appartiene a nessuno. Non appartiene a un proprietario, a un'azienda, a un blog o a un leader. È una comunità in cui tutti possono sentirsi a casa e nessuno è padrone". E dunque, replica alle critiche e alle resistenze, "sarà un giorno buono per dire grazie a chi ci ha portato fino a qui e raccontare dove vogliamo andare". Tuttavia, il forte scontro sul Rosatellum, gli addii di ben due ex segretari, Guglielmo Epifani e Pierluigi Bersani, l'assenza di Romano Prodi e gli attacchi di Arturo Parisi hanno già rovinato il clima della vigilia..
I 10 anni del Pd tra contrapposizioni interne e addii
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