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Capua. Non concesso lo slittamento del termine di approvazione del bilancio di previsione dei Comuni al 30 settembre, di fatto negato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri intervenuta energicamente alla conferenza Stato – Città, che si è conclusa pochi giorni fa, le reazioni degli amministratori locali non si sono fatte attendere. Il sindaco della città di Capua, il dott. Carmine Antropoli, che già in precedenza ha affrontato e polemizzato sui risvolti applicativi delle leggi Bassanini sotto il profilo politico ed amministrativo, è tornato su questioni macro-economiche, proferendo dure critiche all’azione di governo, con particolare riferimento alla crescente riduzione dei trasferimenti statali in favore degli enti locali. Il primo cittadino ha evidenziato che “siffatta negazione dell’opportunità di un rinvio del termine del 30 luglio per l’approvazione del bilancio previsionale, per quanto il Comune di Capua non risulta essere interessato alla questione, per la tempestiva deliberazione di Giunta espressa favorevolmente in relazione al medesimo documento contabile, determinerà notevoli difficoltà ai Comuni della provincia di Caserta”. E al premier Matteo Renzi, il sindaco capuano ha lanciato pure una forte critica. “Non si riesce a comprendere quale sia stata la logica”, ha sottolineato il dott. Carmine Antropoli, che ha poi aggiunto: “Forse l’intenzione di Renzi è quella di commissariare tutti i Comuni d’Italia in maniera tale da risparmiare i soldi dei consiglieri e degli assessori”. “Ci avviamo verso uno Stato – ha poi concluso – fortemente burocratizzato e centralizzato. Sono solidale con tutti gli amministratori i quali, con enormi difficoltà, hanno approvato i bilanci entro il 30 luglio e con i colleghi che, in quel termine, non sono riusciti. Quello del governo è stato un atto gravissimo nei confronti degli enti locali, unici e reali interlocutori dei cittadini”.

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