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Sassari (Nando Cimino) - Erano da poco trascorse le 22.30 di ieri quando un’improvvisa esplosione, ha rotto il silenzio nella fredda serata di Bultei, piccola comunità in provincia di Sassari. Un ordigno è esploso a ridosso dell'abitazione del sessantaseienne sindaco del paese,  Francesco Fois. Solo danni ai muri perimetrali della casa e alla vettura della fascia tricolore, parcheggiata nei pressi dell’abitazione. Francesco Fois, che dal 2010 è a capo di una giunta di centrosinistra, aveva già ricevuto violente minacce di morte. Nel 2011, infatti, sulle mura del municipio della piccola comunità, apparve una scritta di vernice rossa, chiaramente indirizzata al sindaco, nella circostanza apostrofato con il nomignolo popolare: “Sei morto Zaravallo” Scoraggiato dall’episodio di ieri notte, ha dichiarato all’Ansa: “Il fatto è stato estremamente grave e sto seriamente riflettendo sulle mie dimissioni. Tutte le verifiche fatte a suo tempo - prosegue Fois - avevano dato esito negativo e nessun elemento concreto era emerso per proseguire le indagini ed accertare i colpevoli. Da allora, però, mi sono sempre sentito tranquillo”. La bomba è esplosa mentre il primo cittadino e presidente della comunità montana del Goceano, era in casa con la consorte, una cugina di questa, e una loro amica. A condurre le indagini i carabinieri di Sassari che hanno immediatamente avviato una serie di verifiche per individuare gli autori del gesto criminale.