Il Vangelo della Domenica
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        SOLENNITA’ DELLA MADRE  DI DIO (1 gennaio)                                                                                                                                                             

                                                                   Luca 2,16-21 

              In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.

 

Commento  al Vangelo di P. Pierluigi Mirra (passionista)

  “ Dio ti benedica!”, un meraviglioso saluto, che ,in tedesco ,mi sorprese nel sentirlo in tedesco, alcuni anni fa, quando, scalando  una montagna delle Dolomiti, sentivo ripetermi da coloro che incontravamo nella salita.   “Dio ti benedica!,; “Dio dica bene di te!” A conclusione di un anno  solare ,e all’inizio di un altro che la Provvidenza ci offre,credo che sia questo ,non solo il più bello augurio, ma anche un motivo per un resoconto annuale del nostro agire:”Dio,per il mio operato mi benedice, dice bene di me?”

Ed è così, all’inizio di un nuovo anno, guardiamo  già ai giorni che il calendario ci offre,e ci domandiamo se la fortuna e cose belle lo caratterizzeranno,e non ci accorgiamo, forse un po’ distratti, che il nostro cammino nel tempo, è un’avventura che avrà certamente una fine,e che i giorni che  ci vengono offerti non  possiamo arrestarli  o trattenerli,perché noi siamo diretti al di la del tempo, apparteniamo all’eternità.

La Liturgia di questo inizio  di anno è dedicata alla  Vergine Santa Madre di Dio,e l’anno si apre  quasi con la benedizione della nostra Madre del Cielo, sotto la cui protezione possiamo certamente mettere i giorni che verranno. E la Liturgia si apre appunto con l’augurio   contenuto nelle parole che Dio pose sulla bocca del sacerdote Aronne e che lui offrì a Mosè perché benedicesse il  popolo:” Ti benedica il Signore e ti custodisca: Il Signore faccia risplendere il suo volto su si te e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda la pace.”                                  Parole che davvero contengono quei valori  di cui,oggi più che mai, noi  abbiamo bisogno,per percorrere in serenità e pace il nostro cammino.

La pace, altro valore che oggi è posto in atto, in questo I gennaio, Giornata della Pace.                                          In un mondo carico di paura,di incertezze bisogna ritrovare pace e serenità, ma ciò può avvenire soltanto  se ad illuminarci la strada sarà la luce del “volto del Signore” , e se poniamo  in atto l’appello di Maria nostra Madre,a “fare ciò che il Figlio suo  ci dice”.  Sì, siamo oppressi, carichi di paura,ma i problemi del nostro tempo, dei nostri giorni, vanno affrontati  con un certo pizzico di ottimismo, non facendoci prendere dal pessimismo, che mai ha portato risultati positivi.

L’augurio sincero che dobbiamo tutti scambiarci  in questo giorno che ci apre al nuovo anno, contenga il sapore del buon senso, il calore di una sapienza che sa guardare al di la delle situazioni, e la veste pesante  di una speranza  per non morire di freddo in questo inverno strani valori che ci piovano addosso, ricordandoci però sempre chi siamo, da dove veniamo, e dove stiamo andando.                       

                                                                        AUGURI!.....

Dio ha mille anni per fare un giorno….Io ho solo un giorno per fare mille anni:

                                                             OGGI!........   

 

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