Il Vangelo della Domenica
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Donna, grande è la tua fede!

 In quel tempo, partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola. 
Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele». 
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
                       

 

Commento di P. Pierluigi Mirra passionista

Niente ti turbi, niente ti rattristi. Tutto passa, solo Dio rimane. Con la pazienza ottieni tutto. Non manchi di nulla se hai Dio nel cuore. Il suo amore basta” In queste parole di S. Teresa d’Avila possiamo condensare il senso della Parola  di  Dio di questa Domenica.

Il Profeta Isaia fa parlare  il Signore che chiede all’uomo l’osservanza del diritto e della giustizia. Coloro che si sforzeranno si essere suoi servi saliranno sul monte della gioia del Signore.

L‘Apostolo Paolo, pure sentendosi stirpe del popolo eletto, guarda lontano e accenna alla misericordia di Dio nella quale entreranno anche coloro che arrivano da lontano, e sono capaci di entrare nella di Dio.

Ma è nel brano dio Matteo che Gesù dice e dimostra che con la pazienza  si ottiene tutto.                                      

Gesù passava per le vie della Palestina, accogliendo e ascoltando tutti, pur sentendosi inviato a riunire quelli del suo popolo. Ma la sua potenza si  sprigionava e arrivava anche al cuore di molti pagani. Infatti nel brano di Vangelo è riportato l’incontro di Gesù con una cananea. E’ una madre che soffre per le condizioni di  salute della figlia. Ella si rivolge a Gesù e mostra piena fiducia in lui, tanto che Gesù resta sorpreso, anche se inizialmente sembra fare il duro con lei ,forse per misurare appieno lo spessore della sua fede.                                       La donna è cosciente di essere un’estranea per Gesù, e di non entrare nel numero di coloro alla cui salvezza egli è mandato. Ma il dolore di una madre per una figlia che  soffre valica ogni ostacolo : Ella chiede la grazia con tanta umiltà, né si offende quando Gesù la quasi identifica a dei cagnolini. Lei guarda oltre, e dice a Gesù che , come un cagnolino, si contenterà delle briciole che cadono dalla tavolo dei padroni.                                                                   

Gesù si sente preso da questa cocciuta dolcezza, che mostra una fede che va al di la di ogni apparenza, e dona alla donna la guarigione della figlia.

L’atteggiamento di fede  di questa  straniera dona degli insegnamenti anche a chi  forse si sente esperto di orazione.    Anzitutto il primo atteggiamento della preghiera è quello  di dare ragione a Dio, o meglio rimettersi alla sua lettura delle nostre necessità, e sentirsi vivi nella sua volontà.                                                                                                                         

E poi ,l’atteggiamento di fede. La donna  ha fiducia in Gesù, nonostante la sua coscienza di essere un’estranea per lui. La sua fede è forte e genuina ,tanto da meritarsi non solo il pauso di Gesù, ma anche di tirare dal cuore del Messia la guarigione della figlia. 

E’ meglio essere cristiano senza dirlo, che dirlo senza esserlo                             (S.Ignazio di Antiochia)

 

 

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