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Sepang - Fernando Alonso compie un capolavoro, la Ferrari trionfa a Sepang. Con una gara perfetta, il pilota spagnolo regala al Cavallino la prima gioia dell'anno. Alonso non sbaglia nulla, tira fuori il massimo dalla F2012 e conquista un successo che vale il primato nel Mondiale. Con una monoposto inferiore alla concorrenza, con lo spettro di un'altra stagione da dimenticare, l'asturiano confeziona un'autentica impresa: dopo le qualifiche, il podio sembrava un sogno.

Il due volte campione del mondo, invece, si regala il 28° successo della carriera. Si prende il primo posto dopo 16 dei 56 giri in programma, evita le trappole della pista dopo il prevedibile diluvio e resiste all'assalto di Sergio Perez. Il secondo posto del 22enne messicano, al volante della Sauber, completa la festa della Ferrari: il driver fa parte della Academy del Cavallino, guida una monoposto con un motore di Maranello e, prima o poi, è destinato a salire su una rossa. Magari, si prenderà quella di Felipe Massa, che non trova l'uscita dal tunnel: il 15° posto di Sepang è l'ennesimo flop del brasiliano.

La Ferrari, oggi più che mai, ha il volto e il nome di un solo pilota. Con 35 punti, Alonso guida la classifica davanti all'inglese Lewis Hamilton, terzo in Malesia con la McLaren-Mercedes, che insegue a quota 30. Steccano, invece, gli altri pesi massimi. Sebastian Vettel con la Red Bull numero 1 e Jenson Button con l'altra McLaren-Mercedes vengono 'affondati' dalla Hrt dell'indiano Narain Karthikeyan e non raccolgono punti. Risultato: il Mondiale più lungo della storia è apertissimo.

Alonso presenta la sua autorevolissima candidatura iridata in una giornata divisa in due fasi. Uno scroscio di pioggia mischia le carte poco prima della partenza: via le gomme da asciutto, spazio alle intermedie. Al semaforo verde, le McLaren difendono le prime due posizioni e si ritrovano davanti alle Red Bull di Mark Webber e Vettel. Il contatto tra la Lotus di Romain Grosjean e la Mercedes di Michael Schumacher favorisce Alonso, che si ritrova al quinto posto.

La gara è un rebus sin dalle prime battute: la pioggia comincia a cadere con maggiore intensità e il passaggio agli pneumatici da bagnato è d'obbligo per i big gia' tra il quarto e il quinto giro. L'acquazzone diventa diluvio e nella settima tornata entra in scena la safety car: Gp congelato, con la sorprendente Sauber di Perez al terzo posto alle spalle delle McLaren. Si attende inutilmente un miglioramento delle condizioni meteo: dopo 9 passaggi viene esposta la bandiera rossa, monoposto ferme sulla griglia di partenza.

Dopo 51 minuti, si riparte con la safety car a fare l'andatura sull'asfalto che si va progressivamente asciugando. Si ricomincia a fare sul serio dal 13° giro e tutti si infilano ai box per montare pneumatici intermedi. Button si rovina la giornata danneggiando il muso in un contatto con l'Hrt di Karthikeyan e nel caos generale Alonso si ritrova al comando dopo 16 tornate. Il fuoriclasse di Oviedo guida in maniera perfetta sull'asfalto insidioso e guadagna costantemente su Perez, il primo degli inseguitori.

La F2012 inanella giri record e a metà gara la fuga del Cavallino è realtà con un vantaggio di oltre 7''. Perez, però, non sembra accontentarsi: va come un treno e riduce il gap dal capofila. La Sauber, sulla traiettoria asciutta, rosicchia quasi un secondo a tornata e a 16 passaggi dalla bandiera a scacchi aggancia la F2012, che rientra ai box per montare gomme da asciutto.

La stessa scelta viene adottata solo nella tornata successiva da Perez e Hamilton: Alonso recupera la leadership con ben 7'' di margine sulla Sauber messicana, penalizzata dall'esitazione nella scelta della strategia.

La rincorsa ricomincia, la Ferrari col serbatoio vuoto è in difficoltà e nel 48° giro si ritrova il rivale incollato. L'attacco sembra imminente, ma Perez trema nel momento della verità: errore in curva, escursione nelle vie di fuga e Alonso vola via: ai box, tra lacrime di commozione, comincia la festa.

"La vittoria è una grande sorpresa. Non eravamo competitivi in Australia e nemmeno qui, l'obiettivo nelle prime corse era fare più punti possibili. Oggi ne abbiamo presi 25, è un risultato incredibile" esultaFernando Alonso. "La squadra ha fatto un lavoro fantastico, abbiamo massimizzato il nostro potenziale", dice lo spagnolo elogiando la Ferrari. "Ieri abbiamo fatto una buona qualifica e oggi sono rimasto calmo anche in condizioni estreme. Siamo passati alle slick nel momento giusto, abbiamo fatto un pit-stop perfetto. Complimenti alla squadra, è un momento duro per noi ma sono sicuro che questa domenica ce la ricorderemo".

Con il trionfo nel Gp di Malesia, Alonso ha centrato il 28° successo della carriera diventando il quinto pilota più vincente nella storia della Formula 1. Nella speciale graduatoria, guidata dal tedesco Michael Schumacher a quota 91, il pilota spagnolo della Ferrari ha staccato lo scozzese Jackie Stewart.

La classifica: 1. Michael Schumacher (Ger) 91 vittorie; 2. Alain Prost (Fra) 51; 3. Ayrton Senna (Bra) 41 (1984-1994); 4. Nigel Mansell (Ing) 31; 5. Fernando Alonso (Spa) 28; 6. Jackie Stewart (Sco) 27; 7. Niki Lauda (Aut) 25; 8. Jim Clark (Sco) 25; 9. Juan Manuel Fangio (Arg) 24; 10. Nelson Piquet (Bra) 23. (Adnkronos)

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