Santa Maria Capua Vetere
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San Tammaro (Nando Cimino)  -  Il Real Sito di Carditello, immerso nell’agro di San Tammaro e castigato tra la discarica di Maruzzella e i binari della Tav, continua a raccontare la sua storia. Una storia fatta di ambiguità maldestramente celata dietro tavole rotonde e annunci altisonanti, scarsamente seguiti da fatti concreti. Sono lontani i sorrisi e le strette di mano del giorno della sua ‘liberazione’, avviata da Lorenzo Ornaghi, ministro al Mibact del governo Monti e assestata dal dalemiano, Massimo Bray, suo successore sotto l’egida di Enrico Letta. Oggi, mentre crollano i tetti delle stalle e le ciminiere settecentesche si sgretolano sotto i colpi dell’incuria e delle folate di vento, sembra che sulla fattoria borbonica sia calata una nuova era di oscurantismo che, comunque, non passa inosservata. Il campanello d’allarme è dato proprio dal silenzio che avvolge la vicenda legata alla nascita della ‘Fondazione istituzionale per Carditello’. Un istituto necessario, sembra, per governare il monumento neoclassico, del quale, però, non si sa assolutamente nulla mentre l’ormai noioso tam tam, come un mantra, riecheggia delle solite parole e dei soliti nomi, quasi a voler preparare i più a quanto già deciso altrove. C’è chi, però, gli interrogativi se li pone e li divulga, per offrire spunti di riflessione anche sulle possibili ragioni dell’immobilismo e del silenzio attuale. E’ quanto ha reputato opportuno fare, Aniello D’Iorio, autore di “Carditello da feudo a Sito Reale”, con prefazione di Elvira Chiosi, edito da Bonaccorso. Chi deve operare delle scelte, considerato il grande movimento d’opinione sviluppatosi negli anni intorno all’affaire Carditello, è opportuno tenga in debita considerazione le questioni sollevate dal professor D’Iorio, affinchè il lavoro e il sacrificio di tanti per la rinascita di quel magico pezzo di Terra di Lavoro, non abbia a vestire i panni della dannata rassegnazione. Con l’auspicio che si torni a concentrare una certa attenzione su questioni pericolosamente appiattite, pubblichiamo integralmente la lettera postata da Aniello D’Iorio, sulla nuova pagina di Facebook, dedicata alla fattoria borbonica che, non a caso, è stata nominata ‘CarditelloxTutti’.

Il 25 aprile fu costituita la pagina ‘Carditello x Tutti’. La scelta del giorno non fu un caso: il richiamo agli alti VALORI che quella data richiama sono nel cuore e nella mente di quanti hanno partecipato alla battaglia perché Carditello sia un BENE COMUNE. Il percorso ha finalmente condotto alla certezza della FONDAZIONE per Carditello, ma tutto procede senza pubblicità. Ciò genera dubbi e domande. Fino ad ora al ministro pro tempore, Dario Franceschini, nelle cui sole mani è il futuro di Carditello, sono stati posti cinque quesiti, ancora senza risposta: eccoli sintetizzati di seguito. 1) Quale curriculum ha presentato e quali iniziative programmatiche prospetta ciascun candidato, non appartenente ad Ente e/o struttura pubblica, ad incarichi nella Fondazione? 2) Lo Statuto della Fondazione prevedrà un Consiglio di Amministrazione quale organo di governo e un Comitato Scientifico che si occupi di ricerca, collaborazioni con Istituzioni culturali e quant'altro occorra per rendere vivo e attuale il Sito Reale? 3) Quale sarà la retribuzione di ciascun membro del Consiglio di Amministrazione? 4) Quale sarà la eventuale retribuzione dei membri del Comitato Scientifico? Se si, in base a quali requisiti? 5) Qual è il progetto per i suoli liberi facenti parte dell'area sottoposta a vincolo paesaggistico che delinea il Sito Reale? Chi ha interesse a lottizzare? Quale programma a medio e lungo termine si è previsto con l'Ente Soprintendenza per il riassetto delle infrastrutture primarie a favore della piccola Reggia? Fino ad ora le domande ancora non hanno ricevuto alcuna risposta. Altri quesiti saranno posti nei prossimi giorni e una risposta del Ministro pro tempore è necessaria perché tutto si svolga alla luce del sole, per rispetto del Territorio e di quanti hanno dedicato tempo energie e risorse perché Carditello rinasca”.