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AVERSA (Raffaele Raimondo) – Sabato 24 novembre - alle ore 18,30 -, presso la Casa della Cultura (ex Macello), in Via Lennie Tristano, si terrà l’inaugurazione di “Genius Loci”, personale di pittura del maestro Domenico Napolitano promossa dall’Assessorato alla Cultura e all’Istruzione guidato da Nicla Virgilio, Number Two dell’Ammistrazione Sagliocco. Annunciando il vernissage, Rosaria Capone, responsabile dell’apposito Ufficio-Stampa, spiega: “Questo giovane eppur affermato artista casertano, la cui ricca biografia lo vede passare attraverso molteplici esperienze e numerose esposizioni, personali e collettive, in giro per l’Europa, presenterà la sua ultima ‘fatica’ - quindici dipinti di grandi dimensioni – che costituisce un ulteriore approfondimento del suo ‘percorso di senso’, alla continua ricerca di risposte nell’intricata matassa dei problemi dell’uomo contemporaneo, con uno sguardo puntato sensibilmente al nostro territorio”. Sarà dunque molto interessante ascoltare l’intervento del critico Massimo Sgroi - curatore del Museo d’Arte Contemporanea di Caserta - chiamato ad illustrare al pubblico la più recente produzione del pittore di Maddaloni “alla sua prima volta nella città normanna”. Ancora la Capone fa acutamente osservare: “Il connubio, fra realtà  esterna e rielaborazione  interiore, che Domenico Napolitano pone in essere si rende attraverso tratti pittorici che rimodulano insieme il vissuto esteriore, la propria personale prassi biografica (vedi l’innesto di appunti, commenti, riverberi di brani fotografici sotto manti di pittura) e l’aspirazione verso vie di fuga che, mentre esplorano percorsi altri, risultano - agli occhi dello spettatore - pesanti macigni il cui andare è greve: sommergibili, dirigibili, ghiacciai che si dissolvono in liquido quasi organico, gabbie che preludono alla presente costrizione di un tempo che non sboccia in romantica realizzazione, ma che implode nel cuore di un uomo assordantemente assente in queste tele”. E, fornendo con particolare acume ulteriori ragguagli stilistici, aggiunge: “La ricerca cromatica che riverbera, pur nel suo sofferto approfondimento, nella ‘consumazione’ della tela che sfuma oltre i contorni della cornice, nel logorio delle gocce di colore sovrasparse  che trasmettono l’erosione del ‘kronos’, sembra librarsi - al termine di ‘nuances’ disgiunte dalla sequenza sin qui partecipata, ove domina il bianco - in un tunnel oltre il quale si intravede un nucleo vitale, un embrione che schiude alla speranza che un altro mondo è possibile.  Una metafora dai forti connotati mediterranei, trova – pur nella fatica dell’andare – la ‘strada’, elemento riproponente in molte tele” del maestro Napolitano. Complessivamente “In una liturgia laica del tempo, di un ‘kronos’ che lacera e consuma, Napolitano indaga e approfondisce il senso della storia di cui è parte e lo ritraduce nella sua personale riconfigurazione  artistica”.

Anticipazioni, queste, che davvero bastano da sole a spingere gli appassionati delle arti figurative a non mancare alla cerimonia inaugurale a conclusione della quale  i presenti potranno gustare rinomati prodotti tipici preparati per la speciale circostanza dalla nota pasticceria Enrico Mungiguerra. La Mostra, che promette ai visitatori un forte impatto emotivo nonché prevedibili espansioni concettuali di carattere antropologico, poetico e filosofico, rimarrà aperta fino al 29 novembre.