Santa Maria Capua Vetere
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Santa Maria Capua Vetere (Antonio Gaudiano) – E così a distanza di qualche settimana

ancora non è dato sapere, in maniera ufficiale, le motivazioni che hanno portato al ribaltone all’interno del COA. Sul sito ufficiale dell’Ordine si dà solo atto del nuovo organigramma: con il nominativo del neo presidente Ottavio Pannone riportato semplicemente tra i consiglieri. Punto. Non una riga di motivazioni; men che meno uno straccio di ricostruzione dei fatti. Chiedere la pubblicazione degli atti delle riunioni del Consiglio, dove si è consumata la ‘congiura’, il ribaltone: neppure a parlarne. Insomma, le migliaia di avvocati del Foro non hanno diritto di sapere. Ufficialmente, intendiamo. Non ha diritto di sapere cosa sia successo chi avendo votato per Pannone si ritrova Adolfo Russo presidente. Non ha diritto di sapere chi avendo votato Adolfo Russo, ed avendo saputo che lo stesso aveva ‘perso’ le elezioni, se lo ritrova presidente. Ma allora non aveva perso?!

E se è vero come è vero che gli attuali rapporti di forza all’interno del COA sono di 11 a 10 (ed in ciò dobbiamo ringraziare una legge elettorale la quale, al ben più noto ‘Porcellum’ di calderoliana memoria, gli fa un baffo), non occorrerà essere in possesso di una sfera di vetro per profetizzare un percorso accidentato per la ‘nuova maggioranza’ di secondo livello: perché non votata dagli avvocati casertan-sammaritani, ma costruita a tavolino. Nelle more, diremmo, chiederemmo di capire, di essere informati. Non chiediamo, alla fine, la luna nel pozzo. Nessuna pretesa: vorremmo (si noti il condizionale) solo soddisfare la nostra legittima (?) sete di conoscenza.

Il rispetto per la classe forense, è tutt’altra cosa.