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Recale - “Il tasso di mortalità per tumori nelle aree situate

nei pressi degli impianti per i rifiuti è un campanello di allarme che dobbiamo ascoltare. Non possiamo permettere la realizzazione di un biogestore sia a Ponteselice, zona alle porte di Recale e sia nella cittadina che in questo momento rappresento”. Così Raffaele Porfidia, candidato sindaco di “sìAmo Recale”, nel discorso che ha tenuto questa mattina (13 maggio) durante la marcia contro l’impianto, partita dalla stazione ferroviaria per raggiungere il Comune di Caserta, alla quale ha preso parte insieme ai componenti della lista.

Il candidato sindaco di “sìAmo Recale” ha preso la parola in qualità di rappresentante comunale di Recale.

“Purtroppo – afferma Porfidia - durante l’ultima seduta di consiglio comunale nella cittadina, convocata per esprimere dissenso contro il biodigestore di Ponteselice, è  stata paventata, dal candidato sindaco Antimo Argenziano, la possibilità di realizzare un impianto proprio a Recale.

L’allarme lanciato da medici ed esperti contro tutti i tipi di impianti, anche quelli per il trattamento biologico dei rifiuti, è confermato dai dati che parlano di aumento dei decessi per tumori nelle zone in cui questi insistono.

Non si scherza con la salute dei cittadini ed è compito di ogni amministratore ascoltare sì la gente ma soprattutto non anteporre mai qualsivoglia altro tipo di interesse personale al benessere della propria collettività. E questo concetto noi lo abbiamo sempre fatto nostro con le azioni concrete”.

Il candidato sindaco, inoltre, ha voluto trascorrere la serata tra la gente e in particolar modo tra i giovani, prendendo parte alla messa celebrata da don Carmine Ventrone, alle 18.30, nell’ambito dello “Scout Open day”.

In via Gibuti ha ascoltato i propositi per i prossimi anni dei giovani scout, confermando il suo appoggio incondizionato ad ogni genere di iniziativa che sostenga le nuove generazioni.