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SAN NICOLA LA STRADA (di Nunzio De Pinto)  – Martedì, il neo eletto sindaco del Pdl, Pasquale Delli Paoli, ha invitato tutti i sedici consiglieri comunali eletti lo scorso 15 e 16 maggio, presso la sala consiliare per un primo contatto per così dire “visivo” con i neo consiglieri ed anche e, soprattutto, per congratularsi con loro per

l'elezione popolare che li ha portati, “vox populi”, a sedere fra gli scranni consiliari. Un modo diverso dal passato per iniziare la consiliatura ricordando loro che “...sarò il sindaco di tutti i sannicolesi, anche di quanti non hanno votato la coalizione, ma siamo qui, tutti, per fare il bene della collettività sannicolese ricordando che la “politica è dare agli altri e non avere per se”. Delli Paoli, nel corso del fine settimana, ha continuato ad avere colloqui con i vertici della coalizione di centrodestra per giungere quanto prima alla proclamazione del nuovo esecutivo cittadino che è tutt'ora in alto mare. Come noto gli assessorati da assegnare sono solo cinque, ma le pretese sono molte di più, si arriva a nove richieste di assessorati. A questo proposito, pare che l'accordo preelettorale con l'Udc prevedesse che al Pdl fosse assegnato solo la candidatura a sindaco ed avrebbe rinunciato agli assessorati, in caso contrario non avrebbe ottenuto la candidatura di Delli Paoli a sindaco. Se così fosse le richieste circa l'assegnazione degli assessorati scenderebbero a sette, visto che il Pdl, essendo il primo partito di maggioranza relativa in città con 2.525 voti e 4 consiglieri, aveva chiesto due assessorati per se. Ma il primo partito di maggioranza relativa che ha ottenuto ben 4 consiglieri comunali come potrebbe giustificare di fronte al suo elettorato (e davanti al partito) il fatto che non ha ottenuto neanche un assessore ? Sette sono ancora un numero maggiore rispetto alle prerogative legislative, ed allora chi deve rinunziare e fare un passo indietro ? Comunque vadano le cose, sembra che Pasquale Delli Paoli, notoriamente uomo pacifico e di pace, sia determinato a giungere entro la giornata di mercoledì prossimo a rendere noto la composizione della sua Giunta. Sarebbe un vero peccato “macchiare” la volontà popolare con queste richieste che non fanno bene alla politica, anzi allontanano ancora di più la gente dalle istituzioni.