Juvecaserta
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(Pasquale della Volpe) - Nell’album dei ricordi  del basket casertano, la vittoria ottenuta stasera contro la corazzata Monte Paschi  Siena merita, di diritto,  posto nella sezione “imprese”. Nel lustro che ha visto Siena dominare nei confini nazionali, la Pepsi è l’unica squadra che può fregiarsi di aver sconfitto due volte i penta campioni, averlo fatto addirittura al Pala Estra rappresenta un vanto che neppure le più grandi corazzate Italiane ed Europee possono permettersi.

Una vittoria fatta di corsa, grinta e cuore; una vittoria arrivata nonostante 23 palle perse, una rotazione ridotta all’osso a causa della rinuncia forzata a Fletcher ed un Rose deludentissimo che nei minuti finali, causa un paio di sciocchezze, aveva rimesso in gioco Siena.

 

Tre nomi su tutti: Collins, autore di una partita stratosferica sia in cabina di regia che al tiro; Smith che nel terzo quarto, con i suoi tredici punti personali,  è stato l’artefice della rimonta casertana che ha scosso le certezze di Siena e Stipanovic, lungo magari un po’ grezzo a vedersi, ma tanto, tanto efficace.

 

Una vittoria ottenuta anche grazie alla sagacia di Sacripanti che ha probabilmente battuto il record mondiale di utilizzo della difesa a zona nell’arco di un solo match (mai scelta fu, però, tanto azzeccata).

Probabilmente il commento più adatto all’impresa firmata Juve è quello reso proprio dal telecronista che ha commentato l’incontro per la televisione nazionale: chi credeva che al 21mo avrebbe dovuto cambiar canale con siena in vantaggio di venti punti, si è sbagliato di grosso in quanto l’incontro ha offerto una Caserta viva più che mai dal primo sino all’ultimo minuto.

La partenza di Caserta è stata molto incoraggiante con un Collins autore di nove punti nel solo primo quarto; Siena, però, non si è scomposta più di tanto rimanendo sempre a contatto con la juve come dimostra il risultato parziale (18-18).

Nel secondo quarto Siena decide di alzare la propria intensità in fase non possesso, creando non pochi problemi a Caserta che subisce quasi intimorita il ritorno dei mensanini. Dopo nemmeno tre minuti di gioco i ragazzi di coach Sacripanti sono già in bonus ed il coach è costretto a tenere in panca Collins (per tenerlo fresco) e Smith (gravato di due falli). Con Ciorciari in campo la manovra casertana, appare meno fluida e Siena costruisce il break che la porterà al riposo in vantaggio di sette.

L’anticamera di un secondo tempo in scioltezza? Macchè; Caserta entra in campo determinatissima trovando in Smith e Stipanovic gli artefici di una rimonta che porterà  Caserta a chiudere il quarto in vantaggio di 5 e con Siena autore di soli otto punti nei terzi dieci minuti di gara (probabilmente il record negativo di punti segnati in casa in un solo quarto).

Chi si aspettava il ritorno feroce di Siena nell’ultimo quarto di gioco deve nuovamente ricredersi perché Caserta non molla un centimetro portandosi sul +11 (51-62) a quattro minuti dalla fine.

Qui subentra un po’ di paura di vincere che porta i ragazzi di coach sacripanti ad essere un po’ più timidi in attacco mentre Siena che sino a quel momento, aveva sbagliato di tutto e di più, inizia a ritrovare il feeling con il canestro, riuscendo a ricucire lo strappo sul 65-65 a meno di un minuto dalla fine.

Poi, ad onor del vero, non so cosa sia successo, perché ho preferito chiudere gli occhi sino a quando non ho sentito la sirena finale ed una voce che attestava lo storico exploit della Juve.

Poco giornalistico, lo ammetto, ma  tant’è…

Monte Paschi Siena – Pepsi caserta 65-69

Siena: Mc Calebb 14, Zisis, Andersen 11, Carraretto, Kaukenas 15, Ress, Michelori 4, Stonerook 3, Aradori 12, Moss, Summers 6.

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