(Pasquale della Volpe)La più brutta Pepsi della stagione sin qui disputata , perde (77-70 il finale) in casa della Vanoli Cremona che, così, conquista una importante vittoria contro una avversaria diretta per la salvezza, staccandosi dall’ultimo posto in classifica.
Probabilmente le trasferte in terra lombarda risultano indigeste ai ragazzi di coach Sacripanti che dopo Varese e Cantù, tornano a casa a mani vuote
anche dalla trasferta cremonese.
Si tratta di una sconfitta bruciante per tanti motivi: innanzitutto perché subita contro un avversario diretto per la lotta salvezza (ed anche se la classifica di Caserta , al momento, autorizza ben altre aspettative, non bisogna dimenticare che quello della salvezza resta l’obiettivo primario), avversario che aveva appena perso il suo giocatore migliore (Von Wafer, tornato negli USA dopo la fine del lockout), sostituito con uno (Lighty) che nelle sue prime apparizioni a Cantù (Caserta a parte) aveva lasciato alquanto perplessi.
Certo anche Collins & co avevano qualche problemino di formazione; la partenza di Ciorciari ha costretto Sacripanti a dare più spazio in regia al giovane Marzaioli per far rifiatare Collins; in settimana, inoltre, aveva rescisso il contratto Tusek (che si è accasato sino a fine stagione proprio in casa Vanoli); infine il coach ha dovuto fare i conti con un Maresca a mezzo servizio di cui ha dovuto centellinare l’utilizzo.
Nonostante le attenuanti di cui sopra, la vittoria sarebbe potuto essere ad appannaggio di Caserta che se solo avesse espresso solo in parte il gioco mostrato sino ad ora, avrebbe fatto proprio il match di fronte ad un avversario assai mediocre.
Troppi i giocatori sotto tono in casa Pepsi che hanno espresso un gioco assai balbettante sia in attacco che in difesa (consentendo ad un Milic palesemente in sovrappeso di padroneggiare sotto canestro).
Caserta non è stata neppure in grado di sfruttare un gioco da otto punti ricevuto in dono da un nervoso Cinciarini che prima si beccava un tecnico e poi si faceva espellere per avere mandato a quel paese l’arbitro, consentendo alla Pepsi di portarsi dal -4 (52-48) al più quattro (52-56) con l’inerzia della partita che sembrava girare in favore dei bianconeri.
Ed invece la Pepsi, apparsa sino a quel momento abulica, continuava nella sua prestazione anonima con percentuali modeste e con una difesa incapace di fermare giocatori non trascendentali come quelli cremonesi (basti pensare che a decidere il match è stato un giocatore – Kakiouzis- in odore di taglio).
Per la prima volta Collins e Smith sono apparsi insufficienti, Rose non è pervenuto così come il pacchetto lunghi (con Stipanovic al rientro) non è sembrato all’altezza della situazione.
Eppure, ciò nonostante, Caserta aveva avuto le sue brave occasioni per far girare il match sciogliendosi, però, nei momenti decisivi con possessi sciagurati che hanno fatto imbestialire il coach.
Certo Cremona ha avuto dalla sua parte una serata magica al tiro da tre (11/23 totali ma era 9/13 a metà gara), ma nel complesso i lombardi hanno tirato male sia da due che ai liberi riuscendo, ciò nonostante, a portare a casa il match.
Sono questi i match che servono a far capire alla Pepsi quale dovrà essere il suo campionato e se la squadra riuscirà a lavorare serenamente nel corso della settimana, potrà riprendere tranquillamente il suo ruolino di marcia già da domenica prossima nel match casalingo contro Teramo.
Vanoli Cremona – Pepsi caserta 77-70
Cremona: Lighty 18, Cinciarini, Antonelli, Tabu 9, D’Ercole, Perkovic 4, Milic 16, Kakiouzis 14, Roderick 16
Caserta: Rose 6, Maresca 2, Righetti 11, Marzaioli, Collins 14, Smith 15, Stipanovic 2, Doornekamp 9, Fletcher 11