Juvecaserta
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(Pasquale della Volpe) - Dopo un filotto di cinque sconfitte consecutive che avevano tagliato fuori i bianconeri dalla lotta play off, la Otto Juve Caserta ritorna al successo sconfiggendo nel derby la Sidigas Avellino, compromettendo anche la rincorsa alla post season dei biancoverdi e conquistandosi, grazie alla concomitante sconfitta di Casale Monferrato, la salvezza matematica sul campo. E’ stato un derby non spettacolare ma molto intenso sotto il profilo nervoso che la Otto è riuscita a vincere grazie ad una prestazione corale molto positiva e grazie al solito Smith autore di ben 24 punti che oltre a servire, in maniera determinante, a spostare i due punti in palio, sulla sponda bianconera, impreziosiscono un campionato di altissimo livello, giocato dal semisconosciuto americano che crediamo, avrà, il prossimo anno, molti g.m. che busserrano alla sua porta per metterlo sotto contratto. Il match ha vissuto di strappi durante i quali ognuna delle due contendenti ha cercato di portare l’inerzia della partita dal proprio lato. Pronti via ed Avellino si portava subito sul +10 (5-15) con Caserta già con qualche problemino di falli (Bell subito due penalità), ma ecco che Smith decideva di prendersi subito la ribalta (suoi i primi otto punti consecutivi del match) e con Righetti pronto a farsi rimpiangere dal suo ex pubblico (7 punti subito per lui). Il tempo si chiudeva con un parziale di 10-2 per i bianconeri che riuscivano a chiudere il parziale in svantaggio di soli 2 punti (15-17). Nel secondo quarto la Juve prendeva in mano il pallino del match grazie alla regia magistrale di Collins (sempre limitato dall’infortunio ma ben gestito da coach Sacripanti) che, a turno metteva Smith, Righetti, e Doornekamp nelle condizioni di prendere tiri aperti. Avellino iniziava mostrare segni di nervosismo culminati nel tecnico fischiato a Golemac che consentiva alla Juve di prendere il largo e di chiudere il tempo in vantaggio di 7 (40-33). L’inizio del secondo quarto era terrificante per la Juve che per ben 5 minuti non riusciva a realizzare un solo punto, consentendo, così, agli irpini di realizzare un parziale di 13 a 0 che li portava nuovamente sopra nel punteggio (40-46) prima di subire il ritorno della Juve che grazie al capitano, ad un Maresca sempre più sicuro di sé ed al solito incommensurabile Smith (molto bravo ad approfittare dei problemi di falli di Golemac prima e Johnson dopo) riusciva a chiudere la frazione con un, seppur minimo, vantaggio (52-50). Nell’ultimo quarto erano le bocche di fuoco avellinesi a spegnersi visto che nei primi tre minuti di gioco i bianco verdi non vedevano il canestro mentre la Juve, pur senza strafare riusciva a costruire le basi per trovare quel vantaggio rassicurante visto che i bianconeri si portavano, grazie ad una tripla di Collins sul +11 (63-52). Era il break che decideva il match visto che da quel momento in poi la Juve riusciva, grazie anche ad una intensità difensiva frutto anche di una freschezza atletica raramente vista nelle ultime prestazioni, a gestire il match non scendendo mai al di sotto dei 7 punti di vantaggio. Bravo anche Kudlacek che proprio nel quarto periodo prendeva in mano la regia bianconero, consentendo a Collins di rifiatare. Il ragazzo ceko sta mostrando una solidità mentale difficilmente riscontrabile in un ragazzo del 91’. La partita terminava con il pubblico di casa a festeggiare dopo una eternità, i propri beniamini ed a godersi un finale di campionato senza patemi dove la Juve potrà andare a giocarsi le sue carte senza la paura di commettere errori e migliorare la propria posizione in classifica verso piazze, che considerando il basket espresso dai ragazzi di Sacripanti nel corso del campionato, questa Juve meriterebbe senz’altro.

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