Juvecaserta
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(di Pasquale Della Volpe) La Juve Caserta non finisce mai di stupire espugnando anche il Taliercio di Venezia e battendo la squadra oro granata con il punteggio di 85-88 al termine di una gara che gli ospiti hanno saputo controllare dall’inizio sino alla fine non perdendo la testa neppure quando gli uomini di Mazzon, dopo aver visto il baratro, erano rientrati nel match grazie ad una reazione rabbiosa che li aveva portati dal meno 13 (43 – 56) al + 2 (60-58) in pochi minuti, alla fine del terzo quarto. La vittoria dei ragazzi di coach Sacripanti è stata firmata dal duo Jelovac – Jonusas con il lituano (ammirevole la sua decisione di giocare e continuare a dare una mano nonostante le sue condizioni non siano proprio al top) autore di 19 punti (molti dei quali messi a segno nel primo tempo) che ha provveduto a mantenere in partita la Juve soprattutto nel primo quarto, quando i veneti erano partiti a mille scavando un primo break di 7 punti (12-5 dopo nemmeno 4’ di gioco) e con il serbo capace di catalizzare, soprattutto nel secondo tempo, il gioco offensivo degli ospiti mettendo a segno ben 25 punti con un 11/12 ai liberi e ben 9 falli subiti. Il serbo ha dovuto giocare sia da 4 che da 5, alternandosi in questo ruolo con Michelori unico lungo del roster casertano ( dopo la fuga di Akindele che in settimana ha firmato con una compagine libanese) , trovando soluzioni sia dal perimetro che dal’arco e mettendo in crisi i giochi difensivi di Mazzon che per tutto il match si è dannato l’anima nel tentativo di trovare, senza esito, un marcatore in grado di arginare il serbo (ma ne Szewzych ne Hubalek sono riusciti nella missione). Così grazie alle sue giocate, la Juve che aveva condotto per larghi tratti nel corso del primo tempo (portandosi anche sul +12 sul 29-41) costruisce nel corso del terzo quarto un altro break che sembrava aver chiuso il match, portandosi sul 43-56. Ma Venezia (che pur stasera doveva fare a meno del cecchino Clark) è squadra dal roster profondissimo e guidata dall’ex Bowers (19 alla fine i punti per lui) riusciva a ricucire lo strappo in un amen mentre il Taliercio diventava una bolgia. Chiunque avrebbe potuto cedere di schianto di fronte alla forza d’urto della compagine oro granata (in piena lotta play off, con un settimo posto da cercare di agguantare), a maggior ragione la Juve che iniziava ad accusare i segni della fatica di un primo tempo giocato a mille (ben 48 i punti messi a segno di ragazzi di coach Sacripanti nel primo parziale) e che non aveva grosse risorse dalla panchina; eppure i padroni di casa non sono riusciti a far girare l’inerzia del match dalla loro parte perché i bianconeri riuscivano sempre a trovare la giocata capace di ricacciare gli uomini di Mazzon a distanza di sicurezza. Emblematiche, a tal proposito, le due bombe consecutive messe a segno da Mordente e da Gentile nella fase finale del match (il primo da otto metri, il secondo con le mani del difensore in faccia) che hanno consentito alla Juve di mantenere i lagunari a distanza di 5 punti costringendoli a dover giocare con il cronometro. Una vittoria meritatissima, conquistata in un ambiente non facile (ad un certo punto il pubblico ha iniziato a farsi sentire, ben oltre sopra le righe, per contestare le decisioni arbitrali) che, però, probabilmente sarà inutile per una eventuale qualificazione alla post season (sebbene sia a soli due punti, Venezia mantiene il vantaggio degli scontri diretti, per cui ai bianconeri servirebbe fare 4 punti in più dei lagunari nelle restanti tre gare), ma che dimostra ancora una volta come Caserta non è disposta a regalare niente a nessuno in questo finale di stagione e consolidare una posizione in classifica (la nona) che per molti potrebbe rappresentare un risultato fallimentare ma che per la truppa di coach Sacripanti, per i motivi ben noti a tutti, rappresenterebbe un risultato straordinario perché significherebbe aver messo dietro rosters ben più attrezzati. Soprattutto la Juve è stata capace di realizzare una striscia importante (5 vittorie nelle ultime 6 gare) nonostante un calendario che non lasciava presagire nulla di buono per i bianconeri. E domenica prossima il derby con Avellino, promette altro spettacolo..

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