Juvecaserta
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(Pasquale Della Volpe) - Esordio con KO per la Pasta Reggia Caserta di fronte al proprio pubblico al cospetto di una Enel Brindisi che vince con pieno merito (69-78 il finale) lasciando i bianconeri ancora al palo in questo inizio di regoular season. Onestamente, però, la juve sta pagando un inzio di campiopnato condizionato dagli infortuni e da una condizione fisica precaria da parte di molto suoi elementi. Non si possono regalare ad un roster profondissimo come quello che ha a disposizione coach Bucchi, pedine come Vitali (ancora assente per diverse settimane) con Sergio convocato solo per onor di firma e con Young ed Howell che in settimana si sono allenati poco. L’ala USA ( che per i suoi trascorsi in NBA dovrebbe essere il faro della Juve 2015) è rientrato in guppo solo giovedì, dopo aver saltato l’esordio contro Roma e nonostante sia stato il miglior realizzatore dei bianconeri (16 punti per lui, conditi anche da 10 rimbalzi), ha tirato con percentuali non proprio degne della sua fama, pagando, nel finale di gara, lo sforzo profuso. Per il lungo, invece, c’era da smaltire la brutta sindrome influenzale rimediata nello scorso week – end (che lo ha portato a giocare contro Roma con 40 di febbre) e la sua partita ne ha risentito (basti pensare che in 22 minuti di utilizzo ha catturato solamente due rimbalzi). Proprio lo strapotere dei brindisini sotto canestro è stata una delle chiavi di volta del match dal momento che ne Howello ne Michelori (quattro rimblazi in due) sono riusciti ad arginare lo strapotere di James Mays ; l’americano con passaporto centrafricano è stato autore di una partita monstre con 18 punti e 12 rimblazi in soli 22’ di utilizzo (con un 31 di valutazione finale che lo porta, al netto dei posticipi di domani sera, in vetta alla classifica di rendimento di giornata). La differenza tra le due squadre l’ha fatta la maggiore continuità degli uomini di punta dei ragazzi di Bucchi rispetto alle “stelle” casertane; già detto di Young, occorre evidenziare anche la serata non proprio esaltante di Gaines autore, come a Roma, di un match con molte ombre intervallate da qualche raggio di luce; mentre per gli ospiti non hanno deluso il solito Delroy James (16 punti) ed Elston Turner (15 per lui). Sebbene, però i pugliesi abbiano sempre dato l’impressione di controllare il match, non hanno avuto la capacità di chiuderlo quando, nel terzo parziale, erano riusciti a scavare quel solco di nove punti che poi ha fatto la differenza nel finale. Sul 56-65 per i bianco-blu e con Caserta, in evidente stato confusionale, i ragazzi di Bucchi hanno tenuto sempre la porticina del match aperta, sprecando diversi possessi che avrebbero ammazzato il match ben prima della sirena finale. Nonostante la sconfitta, a Caserta (che comunque, anche se constretta quasi sempre ad inseguire, era riuscita a rimanere a contatto con gli ospiti) resta il merito di essersela giocata sino alla fine e l’attenuante di aver pagato a caro prezzo questo inizio di campionato con diversi infortuni; è ancora presto per esrimere di giudizi, anche perchè non abbiamo ancora visto (ed a tal proposito, il precampionato aveva dato indicazioni confortanti) la vera Juve Caserta.

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