Juvecaserta
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(Pasquale Della Volpe) -  La Pasta Reggia Caserta ipoteca la pratica salvezza sconfiggendo il fanalino di coda Victoria Libertas Pesaro, guidata da un ex molto amato dalle parti del Palamaggiò, ossia coach Dell’Agnello, per 100-88, al termine di un match assai duro che la Juve è riuscita a fare suo, solo nel finale dopo aver giocato in apnea per tutto il primo tempo che ha visto gli uomini di Molin rincorrere costantemente gli avversari, giunti in terra di lavoro con il coltello tra i denti, vista la quasi drammatica situazione in classifica che costringerà i biancorossi a giocarsi da qui alla fine, quasi tutte finali. La Vuelle arrivava al Palamaggiò fortemente rinnovata dagli arrivi di Petty e Dordei (mentre in settimana aveva salutato Young), mentre la Juve doveva fare a meno di Vitali fermato dall’influenza. La partita ha avuto un inatteso protagonista in Claudio Tommasini (per lui high stagionale con 17 punti messi a referto e miglior realizzatore insieme ad Hannah) che, entrato dall panchina al posto di uno, inizialmente, spento Hannah, è riuscito a dare quella scossa che ha poi svegliato anche i titolarissimi (hannah e BroKjs su tutti) inizialmente in versione diesel. . Nel primo tempo la Pasta Reggia ha sofferto dannatamente la banda di coach Dell’Agnello, guidata da un ottimo Anosike e dall’esordiente Petty che nei primi due parziali mostrava di avere la mano calda; il parziale di 30 punti messo a segno nel secondo quarto (grazie al quale Pesaero chiudeva metà tempo in vantaggio di 5 sul 45-40), dimostrava la fatica fatta dai bianconeri per fermare gli attacchi degli ospiti e dagli spalti pioveva qualche fischio proprio per il play e per Roberts (putroppo, però, limitato da problemi fisici. Nel secondo tempo la Juve cambiava decisamente passo e grazie anche al risveglio degli uomini di maggior esperienza (oltre ai già citati, anche Easley e Mordente alzavano notevolmente il loro livello di gioco), finalmente iniziava a condurre le danze costringendo, adesso, Pesaro ad inseguire. Un contributo importante veniva offerto anche da Scott (anche lui in doppia cifra con 10 punti messi a referto) capace di tenere testa, nel perimetro ad uno come Anosike, cui ha dato anche un paio di schiacciate in testa. Il moore della Juve, oramai si era messo in moto (ed i ben 60 punti realizzati nei secondi venti minuti di gioco, tanti quanti messi a referto nell’intero incontro disputato a Venezia lo scorso week end, ne sono una dimostrazione lampante); così i ragazzi di coach Dell’Agnello che pure avevano condotto oltre che nel punteggio anche nel gioco, per buona parte del match, capivano che il match stava sfuggendo loro di mano ed iniziavano ad innevorsirsi. L’ultimo quarto, che la Juve iniziava in vantaggio di 5 (65-60) durava una eternità visto che il gioco veniva costantemente fermato dalla terna arbitrale per continue chiamate ed i numerosi viaggi dalla lunetta fatti da una parte e dall’altra (35 per i padroni di casa, 28 per gli ospiti) erano il sintomo di un nervosismo figlio della grossa posta in palio. Pesaro perdeva, via via per falli tutto il trio di esterni americano (Johnson, Turner e Petty) ed anche Anosike , nel finale cedeva al nervosismo, venendo espulso per somma di antisportivi. Da parte sua Caserta non si faceva innevorsire da un paio di chiamate discutibili (antisportivo ad Easley e tecnico alla panchina) e la bomba finale di Hannah che siglava il centesimo punto, metteva la cera lacca su due punti che, siamo certi, peseranno come un macigno, quando si dovranno tirare la somme di questo campionato.

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