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LECCE - Attilio Monosi ,assessore al Bilancio del Comune di Lecce, è indagato per concorso in truffa aggravata nell'inchiesta che ha portato all'arresto

della presidente dell'Associazione Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, e di altre tre persone, una delle quali ai domiciliari. Nei confronti dell'assessore è stata emessa dal gip la misura interdittiva di divieto di ricoprire cariche pubbliche. Monosi è candidato consigliere (per DI) alle prossime elezioni amministrative di Lecce. Maria Antonietta Gualtieri, leccese, di 62 anni, è ritenuta responsabile di truffa aggravata, peculato e frode nella percezione di fondi pubblici destinati alle vittime del racket e dell'usura. Ammonta ad oltre due milioni di euro la somma che sarebbe stata indebitamente percepita dal 2012.Le altre tre persone arrestate sono un funzionario in carica del Comune di Lecce, un ex funzionario e la segretaria dell' associazione antiracket (quest'ultima ha ottenuto i domiciliari). Si tratta del funzionario del Comune di Lecce Pasquale Gorgoni detto "Lillino", coordinatore dell'Ufficio Patrimonio, accusato di corruzione e di Giuseppe Naccarelli, ex dirigente del settore finanziario del Comune di Lecce. Ai domiciliari si trova Serena Politi, la segretaria dell'associazione antiracket presieduta da Maria Antonietta Gualtieri. La somma dei due milioni di euro è stata assegnata all'Associazione antiracket Salento dall'Ufficio del Commissario straordinario antiracket istituito presso il Ministero dell'Interno. E' stata notificata l'interdizione dei pubblici uffici a sette dipendenti dell'Associazione; 40 le persone indagate. Sequestrata la somma di due milioni indebitamente percepita.