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Benevento - Nell’ambito della rassegna culturale “Incontri…”, promossa dal comune di Puglianello con il patrocinio della provincia di Benevento, è stata inaugurata a Casa Marchitto di Puglianello la mostra dedicata all’artista argentina Leticia Burgos, a cura di Francesco Creta e María Fernanda García Marino, visitabile a tutto il 26 novembre 2017. A fare gli onori di casa nella straordinaria struttura puglianellese il sindaco Tonino Bartone e il vice presidente della provincia Francesco Maria Rubano, alla presenza dell’artista, dei curatori, degli storici dell’arte Vega de Martini e Lucia Bellofatto, del critico Ferdinando Creta e di un non meno qualificato pubblico proveniente da tutta la regione. Nell’introdurre la mostra Francesco Creta, dopo aver sottolineato la forte attenzione del comune di Puglianello verso tutte le manifestazioni d’arte ed in particolare sul contemporaneo, si è soffermato sul lavoro della Burgos, caratterizzato da una profonda attenzione per le tecniche e i supporti, citando Silvia Benchimol, docente dell’Universidad Nacional de Cuyo, “Nella sua bottega – laboratorio, Leticia si comporta come un archeologo paziente: recupera orientali formule millenarie per la fabbricazione artigianale della carta, sperimenta e crea supporti, pigmenti e immagini”. Il linguaggio plastico, le tessiture, la visione e il tatto di Leticia rimandano ad una naturalità sublimata, includendo nello stesso tempo la soggettività dell’artista stessa. I segni dominano le opere, emergono figure, racchiuse in prigioni surreali, architetture del pensiero che possono rievocare “Le Carceri” di Giovanni Battista Piranesi. Ambienti che sconvolgono l’inconscio spettatore catapultato in contesti che rimandano all’alchemico e all’esoterico, dove tutto è in continua metamorfosi.  Il giovane Creta  ha concluso sostenendo che la scelta di proporre un’artista come la Burgos è stata frutto di un attenzione al contemporaneo su scala globale, tesa a superare i localismi ed esaltare le esperienze offerte dal contesto internazionale. In un continuo scambio culturale tra le proposte del territorio e il resto del mondo, in un’ottica cosmopolita, dove entrambi i contesti sono ugualmente importanti e in continuo rapporto.