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REGGIO EMILIA - Il 30 maggio 2014 nel corso della trasmissione “LOL” in onda su Rai2, dopo il telegiornale delle 20.30, veniva presentato uno sketch “comico” il quale mostrava Gesù Cristo, gli apostoli ed una donna riuniti in un allegro e spensierato banchetto. A mano a mano che l’inquadramento della scena si allargava, diventava sempre più chiaro che il contesto fosse quello dell’Ultima Cena. Le note della celebre aria di Mendelssohn trasmesse in sottofondo alludevano evidentemente ad una scena di matrimonio, e parevano riferirsi alle nozze tra Gesù e la donna che gli sedeva accanto. L’equivoco viene subito chiarito quando nella scena lo stesso Gesù bacia sulla bocca uno degli apostoli, verosimilmente Simon Pietro, con evidente e chiara allusione al matrimonio omosessuale. I nostri media continuano la loro propaganda omosessualista per promuovere i matrimoni e le adozioni gay, usando anche insulti blasfemi contro il sentimento religioso della maggioranza di popolo Italiano. L’immagine di Gesù viene così oltraggiata e piegata all’ideologia GLBT a tal punto che per Rai2 Gesù è gay. È importante battersi e denunciare questa strategia che tende a capovolgere tutti i parametri antropologici sui quali si è sviluppata la società umana dal suo inizio. Come ha recentemente denunciato S.E. Il Cardinale Bagnasco, sussiste una “Dittatura gender. Si vuole trasformare la scuola in ‘campi di rieducazione’. I genitori non si facciano intimidire”.La forte reazione dei Giuristi per la Vita, della Bussola Quotidiana, di Tempi, di Pro Vita Onlus ed altre Associazioni e media ha permesso di bloccare la distribuzione dei libretti dell’ UNAR e più recentemente grazie alle nostre denunce ed alle azioni dell’AGESC (Associazione Genitori delle Scuole Cattoliche) il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha detto che entro settembre verranno aggiornate le Linee guida predisposte dal suo predecessore Giuseppe Fioroni ed ha affermato che le nuove Linee guida saranno stabilite attraverso il confronto con i genitori dei bambini (le cui associazioni erano state totalmente ignorate dall’Unar che, invece, si era affidato alle sole consulenze di 29 associazioni Lgtb).
ProVitaonlus e Giuristi per la Vita hanno deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per non permettere a nessuno, tanto meno alla Rai, di insultare liberamente la Fede, indugiare in comportamenti blasfemi e perpetrare l’ideologia gender anche attraverso questi canali.

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