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Questa la dichiarazione postata sul suo profilo dal Sindaco di Roma Virginia Raggi.

È una vergogna: l’articolo pubblicato da Libero dal titolo "All’avvocato Raggi serve il curriculum per sapere chi è Flick", siglato B.B., punta a creare polemiche sul nulla con il solo fine di offendere e screditare.

Si vuole mettere alla berlina una normale procedura di legge, ovvero la richiesta di un curriculum per una eventuale collaborazione con l’amministrazione capitolina. L’autore dell’articolo vuol far credere che non abbia conoscenza della fama e degli altissimi meriti acquisiti dall’ex presidente della Corte Costituzionale Giovanni Maria Flick. Suggerisce di esimermi dal rispettare lo Statuto di Roma Capitale che mi obbliga a chiedere un CV per qualsiasi procedura relativa ad una nomina di questo tipo. Perciò confonde l'obbligo con la volontà.

È un esercizio di autentico giornalismo disinformato, fazioso e mistificatorio. Un giornalista ha il preciso dovere di informarsi e verificare quanto sostiene prima di metterlo nero su bianco, sono regole basiche per qualunque professionista degno di questo nome: in questo caso, invece, ci troviamo di fronte ad affermazioni di sprezzo e di sdegno che nascono se non direttamente dalla malafede, almeno dalla più completa ignoranza dell’esistenza stessa dello Statuto di Roma Capitale e di regole amministrative che esistono da anni.

Nell'articolo si leggono insinuazioni del tipo: “Ma che a chiedergli (ndr, a Giovanni Maria Flick) il curriculum sia la sindaca-avvocata di Roma, Virginia Raggi, fa sorridere, per non dire piangere”. E' un insulto al principio di realtà e all’intelligenza dei cittadini. Ricordo che esistono regole scritte e procedure volte ad assicurare il pieno rispetto della legalità a tutela dei diritti di tutti. Le bugie hanno le gambe corte e a chi, per infangare, ricorre alla mistificazione non riconosco nessuna credibilità.

ps Ci vediamo in tribunale!