a sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Commento al Vangelo della domenica Ascensione di Gesu’ ( 5 giugno 2011) - Matteo 28,16-20
n quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Matteo 28,16-20
Commento
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA V DOPO PASQUA (22 maggio 2011) - (Giovanni 14,1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA VI DI PASQUA (29/05/2011) - ( Giovanni 14,15-21) - COMMENT TO THE GOSPEL SUNDAY OF EASTER VI (29/05/2011) - (John 14.15-21)
n quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». ( Giovanni 14,15-21)
Commento
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA IV DI PASQUA (15 maggio) – (Giovanni 10,1-10)
In quel tempo, Gesù disse:
«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Commento
Pietro nel suo discorso è molto chiaro e franco nell’accusare i principi ed i sacerdoti della morte di Gesù, per zittirlo, perché scomodo era il suo linguaggio e palese la sua divinità dalle sue opere.
Il popolo è preso dal discorso di Pietro e, commosso, chiede cosa deve fare.E la risposta di Pietro è quelle di en del Maestro di Nazareth.
Credere in Gesù, affidarsi a lui, sforzarsi di percorrere le sue orme, è quello a cui è chiamato ogni battezzato, ogni uomo o donna che ne diventa discepolo , e riceve il compito non solo di seguire il Maestro, ma anche la missione di diffonderne la “buona notizia”.
Guidati da Cristo che i definisce il “Buon Pastore”, siamo sulla strada del mondo per dire e dare Dio e la sua bontà, e arrivare al traguardo eterno, ma arrivarci , lasciando tracce significative del nostro cammino. Siamo guidati da Cristo, “Buon Pastore”! Egli è tutto per le sue pecore e per esse da tutto, non come il mercenario che guarda il gregge per lo stipendio, ma Cristo le guarda e vuole farle vivere e crescere. Le pecore sono lo scopo della sua venuta su questa terra: per loro è nato, e per loro ha dato la vita. Egli le precede nel cammino, esse lo seguono, perché ne conoscono la voce, si fidano di lui, e la loro vita è nelle sue mani. I cattivi pastori, i mercenari, non solo sfruttano le pecore, ma distruggono la loro dignità, le rubano il cuore e se ne servono per i loro egoismi.
A volte è anche vero che, oltre pastori cattivi, ci sono anche pecore impazzite, che per sentirsi vive si pongono a seguire altri pastori, evadendo dall’ovile, in preda a possibili lupi rapaci, E’ anche vero però che la porta del vero ovile è sempre aperta, e ogni ritorno da uno strano smarrimento è sempre una festa. Questa Domenica è anche chiamata “ Domenica del Buon Pastore”, nella quale la Chiesa ci invita a pregare ,a chiedere a Dio autentiche e sante vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata per la sua famiglia in cammino, che è la Chiesa, e a pregare anche per tutti quelli che hanno scelto di donare la propria vita a Dio e al servizio dei fratelli. E’ una giornata nella quale ogni comunità è chiamata a prendere coscienza del problema e delle necessità impellenti, e a sentirsi responsabilizzata e impegnata al alzare la voice del cuore a Dio perché non si dimentichi del suo popolo, ma mandi sante guide, che, come Gesù, sappiano guidare il popolo di Dio a i pascoli sani e ubertosi .
Abbiamo più che mai oggi bisogno di preti santi, pronti a dire e a dare Dio, disposti come Cristo anche a dare la vita per il gregge.
I “burocrati dello spirito”, i “distributori automatici di Sacramenti” non servono al popolo di Dio…Abbiamo bisogno di “santi”, che con la loro santità contagiano gli altri.
La mediocrità non si addice agli uomini di Dio, ma ci vogliono gli “innamorati “ di Dio, che sappiamo “perdere la testa” per Lui e per i fratelli.
Facciamo nostra la preghiera vocazionale di un vecchio prete:”Signore mandaci un santo con urgenza.. Vogliamo un santo che mangi Vangelo e non mastichi le tematiche stanche degli intellettuali in servizio di copertura ai poteri in carica: Signore Gesù, dacci oggi il santo esperto in dialogo con Te. Per piacere, e benché non lo meritiamo, mandaci il santo che ci insegni a pregare”. (Fuschini)
English version
Biblical Commentary fourth Sunday of Easter (May 15) - (John 10.1 to 10)
At that time, Jesus said:
"Verily, verily, I say to those who do not enter the sheepfold by the gate, but climbs in by another, is a thief and a robber. But he who enters by the door is the shepherd of the sheep.
To him the doorkeeper opens, and the sheep hear his voice, and he calls his own sheep, each by name and leads them out. And when he pushed out all his own, he goes before them, and the sheep follow him because they know his voice. A stranger they will not follow, but will flee from him, for they know not the voice of strangers. "
Jesus told them this parable, but they did not understand what he spoke to them.
Then Jesus said to them again: "Verily, verily I say unto you, I am the door of the sheep. All those who came before me are thieves and robbers: but the sheep did not hear them. I am the door if anyone enters through me will be saved, and come out and find pasture.
The thief comes only to steal and kill and destroy, I have come that they may have life and have it abundantly. "
Comments
Peter in his speech is very clear and frank in charging principles and the priests of Jesus' death to silence him, because his language was awkward and manifest his divinity from his works.
The people are taken from the speech of Peter, and moved, asks what to do. Peter's response is to en Master of Nazareth.
Believing in Jesus, trust him, seek to follow in his footsteps, is one to which every baptized person is called, every man or woman who becomes a disciple, and receives the duty not only to follow the Master, but also the mission of spreading the "good news".
Guided by Christ that defines the Good Shepherd, we are on the world to say and give God and His goodness, and the finish forever, but to get there, leaving significant traces of our journey. We are guided by Christ, the Good Shepherd! He is all for his flock and for them all over, not as a mercenary who flock to see the salary, but Christ looks at them and wants them to live and grow. The sheep are the purpose of his coming to this earth: to them was born, and gave his life for them. He follows in the path, they follow him because they know the voice, trust him, and their life is in his hands. The bad shepherds, mercenaries, not only exploit the sheep, but destroy their dignity, they steal your heart and use them for their selfishness.
Sometimes it is also true that, apart from bad shepherds, there are also crazy sheep, which are placed in order to feel alive to follow other shepherds, evading the sheepfold, a prey to wolves as possible, It 's also true that the door to true fold is always open, and every return from a strange loss is always a party. This Sunday is also called "Good Shepherd Sunday" in which the Church invites us to pray and ask God for true and holy vocations to the priesthood and the consecrated life for his family on the move, which is the Church, and pray For all those who have chosen to give their lives to God and service of others. It 's a day on which each community is called to be aware of the problem and the urgent needs, and to feel empowered and committed to raise the voice of the heart to God because you do not forget his people, but send holy guides, who, like Jesus , can lead the people of God to the pastures healthy and fertile.
We need now more than ever, holy priests, and ready to say to God, as Christ also willing to give their lives for the flock.
The "bureaucrats of the spirit", the "automatic Sacraments" do not serve the people of God ... We need saints, who by their holiness infect others.
Mediocrity is not suited to men of God, but it takes the "love" of God, that we "lose your head" for him and for others.
Let our prayer for vocations to an old priest, "Lord send us a saint urgently .. We want to eat a holy Gospel and do not chew the tired themes of intellectuals in service coverage to the powers in charge, Lord Jesus, give us this day holy expert in dialogue with you. Please, though, and do not deserve it, please send a saint to teach us to pray. " (Fuschini)