Nessuna bocciatura dei progetti di legge di stabilità, che superano la prima prova in Europa. La Commissione non ha rilevato "gravi violazioni" delle regole nei piani di bilancio 2015, il commissario agli affari economici Jyrki Katainen rimanda a novembre per il giudizio completo. Non sarà però più lui ad occuparsi del dossier: dal primo novembre il controllo dei conti pubblici passerà nelle mani del socialista francese Pierre Moscovici, ed in molti sperano che la linea del rigido rispetto delle regole si ammorbidisca. Per Roma e Parigi, un primo e importante punto è comunque segnato. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan parla di ''dialogo aperto'' con la commissione che segna anche i tratti di una nuova Europa.
Legge di stabilità, l’UE promuove l’Italia
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