Il Vangelo della Domenica
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In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». 

Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

 

   COMMENTO                                               

 “Grandi cose ha fatto il Signore per noi..”canta il Salmista,offrendo la gioia  consolazione nel constatare  come Dio non abbandono; quella consolazione che esprime anche il Profeta Geremia,quando anch’egli con gioia  dice:  “ IL Signore ha salvato il suo popolo, il  resto di Israele..”, alludendo certamente al ritorno del popolo ebreo dall’esilio di Babilonia, dove  esso era partito e arrivato nel pianto, ma ora ritorna nella consolazione

Dio non abbandona il suo popolo , ma attraverso  suo Figlio,costituito Sommo Sacerdote dell’umanità,e poi attraverso gli “altri chiamati” nel tempo, “scelti fra gli uomini e per gli uomini,” veglia e guida il popolo alle sorgenti della salvezza. A volte non riusciamo a percepire e vedere poi la grandezza delle opere di Dio, perché i nostri occhi sono offuscati dalle nebbie del tempo,da ansie e preoccupazioni eccessive nel cammino, perciò abbiamo anche noi bisogno di “vedere bene” con occhi limpidi intono a noi, ma  saper guardare lontano. Dobbiamo perciò  spesso fare nostra la invocazione del cieco Bartimeo, che giaceva in un angolo di strada,con la so a ricchezza di un mantello per coprirsi e un bastone che gli facesse strada. Egli avverte la presenza e il passaggio del Profeta di Nazareth, dentro gli si anima una certa fede, e  grida:” Figlio di Davide, abbi pietà di me,che io veda  di nuovo!..” Gesù si accosta e riapre gli occhi a Bartimeo , il quale, lascia le sue sicurezze fatte  dal bastone e dal mantello,e si mette  non solo a lodare il Signore, ma  si pone alla sequele del Maestro.

Aprire gli occhi del cuore!.. La cecità interiore, a volte, per gravità, sorpassa quella fisica.                             Tutti abbiamo bisogno di vedere e vedere ben;, abbiamo  bisogno di luce che illumini il nostro interno,ed accenda in noi quella fase nuova di luce che ritorni a farci vedere le cose n ella loro originalità , così come le vede  e le ama Dio.

Può sembrare strano, ma  è da confessarlo che spesso ad alcuni certe cecità sembra  facciano quasi comodo: non vedere, per non  impegnarsi, ;non vedere per non rispondere ; non vedere per vivere comodi nella propria cecità, come talpe sotto terra spesso a fare solo danni.

Se abbiamo bisogno di fare cadere  dai nostri occhi quelle            cataratte che ci impediscono di vedere bene. Cristo, il grande oculista di Bartimeo e di tanti ciechi della storia, è pronto a  stendere la mano sulle nostre infermità.      

Per vedere con gli occhi del cuore, sono importanti gli occhiali della fede

Commento  del P. Pierluigi Mirra Passionista

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