Il Vangelo della Domenica
Carattere

Il momento storico che viviamo non incoraggia certamente ad uscire dai nuovi Cenacoli, e carichi dello spirito, andare ad annunciare la buona notizia. Tempi tristi, in cui, anche nella fede sembra affacciarsi un certo tipo di privatismo e individualismo.

La tentazione di chiudersi nella “propria Fede”, di pregare “il proprio Dio”, è forte, però, se siamo veri discepoli di Gesù, come ha fatto lui, non possiamo tacere né temere la persecuzione, perché il vero discepoli, se cammina davvero sulle orme del maestro, è provato anche con le sue stesse prove.

Più volte Papa Francesco ci esorta ad uscire e ad andare verso le “periferie”, là, dove la speranza sembra essere morta e dove regna la paura del futuro.

La parola di Dio della liturgia di questa domenica ci spinge proprio ad usare in forza della caratteristica missionaria del nostro essere battezzati: annunciatori e testimoni di Cristo.

Accanto, ci conferma Isaia, nella prima lettura, ci sarà sempre il Signore che per noi farà scorrere “come un fiume di pace, e come un torrente in piena, la gloria delle genti… La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi.”

E poi l’apostolo Paolo, non confessa che nel suo corpo porta le stimmate di nostro Signore Gesù Cristo?

Gesù ci ha detto che il vero discepolo ha come percorso di salvezza la via della Croce, e certamente tale percorso non si fa ridendo o godendo ma, vivendolo, assimilandoci anche noi al Crocifisso, per essere voci che gridano l’amore di Dio.

E poi Luca nel Vangelo pone in bocca a Gesù, che “la messe è molta e verdeggiante, ma purtroppo gli operai sono pochi!...”

Non basta al cristiano pregare, perché il padrone della messe mandi operai santi per pascolare il suo gregge, ma è necessario che ognuno di noi che crede nel figlio di Dio, esca, vada a dare e a dire la buona notizia, senza paura!

San Paolo Apostolo esortava il discepolo Timoteo ad annunciare il Vangelo “in modo opportuno e inopportuno”, e a parlare senza paura, sfidando tutto ciò e tutti quelli che vogliono relegare Dio e il Figlio suo nel dimenticatoio, anzi alcuni di essi lottano contro Dio, senza sapere che, lottando contro Dio, lottano contro l’uomo perciò contro se stessi.

Dio cerca testimoni del Vangelo.

Se a questo appello non diamo una risposta positiva, come cristiani non valiamo davvero nulla. Pensiamoci e decidiamoci a fare i missionari di Cristo, tra i pagani del nostro tempo.”

Commento di Padre Pierluigi Mirra Passionista

 

INVIA COMUNICATO STAMPA

Per poter pubblicare i tuoi comunicati stampa, corredati da foto,  scrivi un'email a comunicati@primapaginaitaliana.it

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere costantemente aggiornato sulle notizie più lette della settimana, che riceverai sulla tua mail. E' un servizio assolutamente gratuito.