Il Vangelo della Domenica
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In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Commento                                                      

L’antifona dell’Introito di questa Domenica così recita:”Cercate il suo volto;il tuo volto io cerco,non nascondermi il tuo volto”. E’ un versetto del Salmo 26/27.                                                                                         

Cercare il volto di Dio,è come tutte le creature cercano il sole,non solo per godere della sua luce,ma perché il suo calore è vita.
Ma per  incontrare il volto di Dio e lasciarsi penetrare dalla sua luce,importante mettere sulle orme di Abramo. In che senso? Uscire dalla confusione e dall’attaccamento anche alla propria terra,alla propria visione delle cose,e andare all’appuntamento con Dio,la dove egli si lascia incontrare,in quella terra,la nostra,  quella che Dio ha scelto  per noi. Uscire spinti come Abramo dalla fede,alimentati nell’animo dalla speranza che promette   e non delude,una speranza che  nel cammino  diventa sorgente di benedizione.        

Andare con Dio per vivre alla luce de suo volto,per essere illuminati da lui,per sentire dentro di noi quella vita che va oltre i nostri percorsi e le apparenze.

Il volto di Dio!  In un momento particolare ce lo ha mostrato Gesù,sul Tabor,dinanzi  ai tre discepoli meravigliati e desiderosi  di non staccarsi più dalla quella visione dalla quale erano stati presi e  che li aveva incantati. Gesù si trasfigura,prima di sottoporsi all’annullamento di se nella sua Passione e Morte,e  rende testimonianza che ,oltre il Calvario,ci sarà il nuovo,e il nuovo è Cristo Risorto,il suo volto splendente  di vincitore della morte, che ci rivelerà la gloria del Padre.

Chiamati anche  noi a trasfigurarci già nel tempo, vediamo come il cammino della conversione è proprio il tendere e realizzare in noi questa trasfigurazione,un cambiamento vivo e radicale che non dobbiamo soltanto operare in questo tempo favorevole della Quaresima,ma in tutto il nostro percorso esistenziale di discepoli di Cristo,nel nostro quotidiano che  si deve rispecchiare nell’agire di Gesù,che ci mostra il volere del Padre nel quotidiano,misurandoci sempre  con il pensiero di Dio nelle diverse situazioni.

Abramo si pone in cammino, seguendo la voce e il comando del Signore,che gli fa da guida nel suo lungo percorso,a volte provandolo,ma mai abbandonandolo. E la fedeltà dl Patriarca  nella fede in Dio e nelle sue parole, gli farà toccare con mano che Dio non bara mai.

Cercare il volto di Dio, realizzandolo in noi,con la misura di adesione al volere del Padre ,come Gesù,ascoltando la voce che ascoltarono i tre sul Monte Tabor:”Questi è il mio figlio,l’amato;io ho posto il lui il mio compiacimento!” Parole che ci devono entrare nel cuore,se vogliano realizzare in noi, intorno a noi, quella trasfigurazione da  gente fragile e debole, a figli di Dio, forti della forza che ci viene da lui.

Dio parla ancora!..Beato chi lo sa ascoltare e sa farsi guidare dalla sua voce, che diventa mano paterna che da sicurezza nel cammino e certezza di arrivare alla meta.

Commento di P. Pierluigi Mirra passionista

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