Dalle dichiarazioni della Bindi per il Cavaliere non ci sono spiragli: deve dimettersi e sperare che Napolitano gli conceda qualche provvedimento di clemenza: grazia o commutazione della pena. "Berlusconi è davvero in difficoltà – ha dichiarato la Bindi - per pensare di andare avanti. In Giunta faremo tutti gli approfondimenti necessari ma non perderemo tempo. La "Severino" è applicabile perché è costituzionale e comunque è in arrivo la rimodulazione delle pene accessorie da parte della Corte d'Appello (non dimentichiamo il processo Ruby e su compravendita Senatori). Non vedo via d'uscita – ha continuato l’esponente PD - per lui. Dovrebbe dimettersi. E poi forse il Capo dello Stato potrà analizzare meglio una richiesta di clemenza''.
Per Violante il Pd dovrebbe concedere comunque il diritto difesa anche a peggior avversario - ''A me non interessa – ha dichiarato Violante - se ci siano i presupposti per sollevare questioni alla Corte Costituzionale o alla Corte di Giustizia del Lussemburgo. A me interessa che il Pd garantisca i diritti di difesa anche ai suoi peggiori avversari''.
Ma che Berlusconi non si attenda granché da controparte lo dimostra il fatto che è alla ricerca di una sponda per poter ‘trattare’ la sua permanenza politica, anche se Epifani non perde occasione per sbattergli la porta in faccia.
Il segretario Pd ha dichiarato che sulla decadenza ci sarà voto compatto da parte dei parlamentari Pd "Ma quali traditori...Ci sarà un voto compatto".