L’intervento del vice presidente del CSM Michele Vietti che ha fatto seguito alle dichiarazioni di Maurizio Carboni, segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), è stato durissimo.
Vietti ha denunciato che le invasioni di campo da parte della magistratura nel terreno proprio della politica, porta con sé ad una delegittimazione generalizzata della stessa magistratura.
Vietti ha ancora messo il dito su una nota dolente: la cancellazione dell’autorizzazione a procedere nei confronti dei parlamentari, già prevista e regolata in Costituzione.
Tale assenza avrebbe determinato un "affievolimento della linea di confine tra giustizia e politica". insomma l’abolizione dell’istituto dell’autorizzazione a procedere esporrebbe i parlamentari all’azione indiscriminata di qualche magistrato, al 'carrierismo da indagine' ed all'eccesso di protagonismo di alcuni pubblici ministeri.
La reintroduzione dell’autorizzazione a procedere è questione dunque da affrontare e risolvere al fine di reimpostare un confine più netto tra giustizia e politica.