Si scuote la terra, il cielo ride:

un sepolcro ha perso i sigilli!

La morte, sentinella alla tomba,

nasconde la sua falce mortale.

Tre giorni di pianto e di lutto

per una madre in attesa del Figlio,

ora torna certezza la nota promessa:

la vita ha sconfitto la morte,

l’eternità si fissa nel tempo!

E’ risorto il Nazareno, apparente sconfitto,

sul Golgota tace il grido di sangue.

Tutto è rinato,e la storia dell’uomo

chiude  una pagina di cronaca antica,

e scrive sul diario fresco di vita:

“Cristo è risorto! La speranza sorride!”

                                                                                Pierluigi Mirra

A  Dachau,ricordando la Shoà!

                                                              Solo il silenzio!

Il vento batte una porta lontana,

e agita gli abeti spogli color cenere.

Cammino sulla ghiaia del viale,

odo solo il calpestio dei piedi miei!

Intorno regna il silenzio!

Nella mente grida di donne stuprate,

di uomini affamati, di bimbi senza nome,

di gente che corre a diventare fumo!

Ma poi torna sempre e solo  il silenzio!

Oggi in quel campo affittato dalla morte,

dove l’odio è diventato legge,

la dignità dell’uomo  forse venduta,

la libertà uccisa in nome del potere,

è solo il vento a cullare  quelle voci,

e poi di notte a dialogare con le stelle

Ora   il silenzio accompagna i miei passi lenti.

                                                                                             Pierluigi Mirra

 

SapereSapori e Città del Vino sono stati invitati ad illustrare il progetto “Un'Itàlia. L'Italia unita attraverso la sua cultura gastronomica” all'Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia, città designata per il 2013 come Capitale Europea della Cultura.

Il 18 dicembre, presso la prestigiosa sede di rue Fernand Pauriol, alla presenza della Direttrice Dottoressa Roberta Alberotanza, verrà presentato il volume “Un’Itàlia, 150 piatti 150 vini 150 territori” che dell’iniziativa, patrocinata dall’Itinerario Culturale Europeo “Iter Vitis - Les Chemins de la Vigne”, raccoglie i risultati: 150 ricette regionali selezionate tra tutti quelle inviate tra marzo e giugno 2011 da Ristoranti, Agriturismi, Chef, Pro Loco, Comuni, Strade del Vino e Comunità Montane, e abbinate a vini rigorosamente italiani, scegliendoli tra quelli premiati alle ultime tre edizioni de La Selezione del Sindaco, il Concorso Enologico Internazionale organizzato ogni anno dall’Associazione nazionale Città del Vino. 

Come già avvenuto nel corso degli ultimi mesi (a Udine, a Volta Mantovana, a Macerata Campana e a Bruxelles, in occasione della Conferenza Stampa sulle nuove proposte di Iter Vitis presso il Circolo della Stampa Estera), l’incontro sarà coronato da una degustazione di piatti e di vini toscani citati nel libro. Il focus sull’enogastronomia della Toscana conclude i due mesi di celebrazioni che l’IIC di Marsiglia ha dedicato a questa regione italiana. Pecorino, salame, zuppa di cavolo nero e cantuccini verranno accompagnati dall’olio e dal vino offerti dall’azienda vitivinicola LA CURA di Massa Marittima (Gr). Sarà il titolare dell’azienda, Enrico Corsi, a presentare il territorio di Massa Marittima e ad illustrare personalmente le caratteristiche dell’Igt Maremma Toscana Merlot, della Doc Maremma Rosso Cavaliere d’Italia e della  Igt Predicatore, vino rosso dolce premiato con la Medaglia d’Oro a La Selezione del Sindaco 2009  e con la Medaglia d’Argento a la Selezione del Sindaco 2011.

Alla presentazione del libro interverrà anche lo chef Bruno Cantamessa, Console Accademia Italiana Gastronomia Storica, che ha partecipato alla selezione delle ricette regionali.

 

 “Parlare della società che viviamo, - ha commentato commento Ernesto Genoni - delle sue regole a volte sottaciute o dimenticate, dei suoi codici comportamentali, è questa la necessità che si avverte un po’ ovunque, diffusamente, qualunque ambiente costituito e non si ha l’opportunità di frequentare. In un momento epocale in cui è estremamente difficile stabilire confini e certezze, ovunque, si è tentati di elaborare idee in termini di positività, in una dettagliata, specifica texture, per una osservazione nuova, a lente di ingrandimento,

Evvero che c’é dove se ne parla solo, facendo grande sfoggio di cultura come un fiore che si appunta all’occhiello, una forma di esteriorità assoluta, ma per fortuna c’è anche laddove, oltre ai roboanti contributi dialettici e alle infinite buone intenzioni, che spesso abbiamo modo di ascoltare anche dai media, c’è anche dove ci si attiva con qualunque mezzo pur di vedere, anche se di poco, migliorata la comunità che si vive. Un atto di amore per chi guarda verso la felicità della propria gente. Un impegno che diventa prioritario, per chi si riconosce uno spirito missionario, soprattutto laddove il territorio cui si fa riferimento, presenta caratteristiche non proprio esemplari.

E proprio da queste difficoltà, a volte neanche lamentate o sottaciute, nasce il desiderio di condividere il dibattito più ampiamente, con simpatia (Sympatheia), nella più quotidiana normalità così come nelle piazze, nelle scuole nei convivi più disparati.

Perché, interessarsi alla propria collettività, in rapporto ai suoi corretti funzionamenti ed usi, fare riferimento in qualunque dove agli insegnamenti e ai suoi codici preordinati, sta alla base del perseguimento della Felicità, o meglio del suo tendere. “Il mondo – ebbe ad affermare Albert Einstein in una sua intervista – è un posto pericoloso non solo a causa di quelli che compiono azioni malvagie, ma anche per quelli che osservano senza dire nulla”.

Certo un’utopia, ma convinto, da ottimista che vede sempre il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, che ognuno di noi, ha dentro di sé una molla, una spinta che lo porta verso una positività che non può sottacere.

Agire secondo egoismo certo non ripaga in termini di gruppo, ma se proprio non se ne potesse fare a meno, si potrà agire sempre da egoista, ma secondo una nuova fantasiosa logica, che consiglio: quella dell’ egoista-nuovo. Un egoista concepito non nel senso classico del termine, di chi amplifica il proprio ego agendo a proprio uso e consumo e a discapito degli altri. Il nuovo egoista pensa ed agisce egoisticamente in termini di collettività, a suo esclusivo vantaggio, perseguendo il bene per la comunità in cui vive. Solo in questo modo, i benefici di una felicità sperata di una collettività, torneranno di riflesso anche al singolo individuo che opera in questo nuovo mondo.

Non bisogna dimenticare che la vita di ogni essere umano è sacra per i cristiani. Benedetto XVI, nelle sue lettere apostoliche e citazioni relative alle tematiche di una emergenza educativa, ci ricorda che abbiamo un grande spazio di azione in cui sentirci uniti al servizio dei fondamentali valori morali. La dignità della persona e la difesa dei diritti che da tale dignità scaturiscono, dice ancora il papa, devono costituire lo scopo di ogni progetto sociale e di ogni sforzo posto in essere per attuarlo.

Un messaggio scandito in modo inconfondibile dalla voce sommessa ma chiara della coscienza. E il sommo pontefice, già come Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, ci ricorda ancora come una formazione culturale basata sullo spirito dell’antichità, quella greca e latina, creava un atteggiamento certo per rinnegare il materialismo ed innalzare la soglia della spiritualità fra gli uomini. La sintesi tra fede e cultura – è scritto in una lettera del Sommo Pontefice - non è solo un’esigenza della cultura ma anche della fede. Una fede che non diventa cultura è una fede non pienamente accolta, non interamente pensata, non fedelmente vissuta

 

Ventuno giorni per votare online le priorita' per cultura, paesaggio, ambiente da indicare a chi si candida a guidare il prossimo governo, testimonial Giotto, Dante, Leonardo, Verdi e Fellini. Il Fai- Fondo Ambiente italiano scende in campo e lancia le 'Primarie della cultura'.

Si vota dal 7 al 28 gennaio. 15 i temi in gara, da piu' soldi pubblici per la cultura al sostegno per la formazione. Alla fine i dati verranno presentati ai partiti. Di piu' su www.primariedellacultura.it

 

NAPOLI - Lunedì 10 dicembre 2012, alle ore 18.00 presso la libreria Ubik di Via Benedetto Croce, 28, Napoli, si terrà la presentazione del libro “Gioco sulla spiaggia” di Marco Ciampo (MultiMedia editore).

Discutono con l’autore: Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, e Ugo Leone, presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Modera: Diletta Capissi, giornalista. L’attrice Clelia Liguori leggerà alcuni brani del libro.

 

 “L’orrore della guerra negli occhi di un bambino e poi nella sua testa, per sempre, con la consapevolezza che la guerra non finisce mai perché appartiene all‘uomo. E’ questo il senso prevalente del bel libro di Marco Ciampo - scrive Pietro Gargano nella prefazione - soprattutto per la prima parte autobiografico, memoria dell‘infanzia accanto al padre nella divisa impeccabile da ufficiale del Vascello. Una serie di racconti può valere più di un romanzo e di un saggio, se le parti sono cucite dal filo della coerenza e dell’armonia… Piccoli grandi storie... Negli ultimi racconti lampeggiano i mercenari, i non razzisti che pestano i lavavetri tanto fastidiosi il caporale Hans Gonzales cui il perfetto addestramento nei reparti speciali non risparmia la morte per mano di “selvaggi” malarmati. Guerre infinite. Nel narrarle, Marco Ciampo adopera l’esperienza del giornalista, resta cronista pur facendo letteratura, senza aggettivi, senza compiacimenti. E come si fa a compiacersi se la guerra ci resta dentro e non se ne andrà mai?”

Scrive Marco Ciampo “Insisto molto, e magari esagero, con la frase: le guerre non finiscono mai. Ma pensateci…Sentiamo molte voci di rassicurazione, via i vecchi dittatori, tempi...”

 

Le pubblicazioni edite da MultiMedia fanno parte del progetto di Angela Matassa “Dalla parte dell’autore”, una iniziativa culturale con un unico obiettivo: la cura dello scrittore.

 

MARCOCIAMPO

Giornalista e scrittore, è nato a Roma ma vive a Napoli dal 1954. Già redattore capo e notista di prima pagina di politica estera, prima de Il Corriere di Napoli, e successivamente, dal 1977, de Il Mattino. Inviato speciale in Europa e in Asia, ha seguito avvenimenti di politica estera di notevole interesse storico. Studioso dei problemi del Mediterraneo e della costruzione della nuova Europa, dedica inoltre molta attenzione al dialogo arabo-israeliano. Ha realizzato, nel corso della sua lunga carriera giornalistica, numerose inchieste e interviste sul traffico d’armi, sulla sicurezza e lo spionaggio; ha seguito i principali summit sul disarmo Usa/Urss. Nel 1994, è stato nominato cronista capo per il G7. E’ autore di saggi e romanzi. Ha pubblicato L’autunno delle spie, Edizioni e/o (1997), La Luna del Totano, Alfredo Guida (2000), Pianeta Guerra, Intra Moenia (2002), Vita di Brigante, Dante & Descartes (2007).

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