Viaggio numero sei: Napoli Angioina e i fasti del Regno - 1266 - 1442
DUCATO DI NAPOLI (763 – 1139) - Viaggio Numero Quattro
(Ivan Triunfo) - Nel 763 il pontefice Paolo I si ribellò apertamente all'autorità centrale, assumendo la carica vescovile e divenendo così di fatto il primo a guidare il ducato napoletano autonomo. Ciò venne incontro al desiderio del popolo napoletano che andò acquistando una sempre più ampia coscienza civica e una fiducia sempre maggiore nella propria autonomia, tanto che da solo e con la lungimiranza dei suo capi e dei suoi vescovi poté resistere ai tentativi di conquista da parte dei Longobardi, dei Franchi e dei Saraceni.
Nel 1027 il duca Sergio IV donò la contea di AVERSA alla banda di mercenari NORMANNI di Rainulfo Drengot, che lo avevano affiancato nell'ennesima guerra contro il principato di CAPUA, creando così il primo insediamento normanno nell'Italia meridionale. Dalla base di AVERSA, nel volgere di un
secolo, i Normanni furono in grado di sottomettere tutto il meridione d'Italia, dando vita al REGNO DI SICILIA. Il ducato di Napoli fu, comunque, l'ultimo territorio a cadere in mano normanna, con la capitolazione del duca Sergio VII nel 1137.
· L’espansione di Napoli fino al 1130 rimane pressoché quasi invariata. Rimane la struttura Greco-Romana, con la stessa struttura difensiva descritta precedentemente, le Catacombe e le chiese paleocristiane nelle zone extra-moenia e una popolazione intorno ai 50.000 abitanti, una delle più alte d’Europa.
NAPOLI ROMANA (326 d.C – 523 d.C) - Viaggio Numero due
NAPOLI NORMANNO-SVEVA (1139-1266)
(di Ivan Triunfo) - In questa fase storica, cambia radicalmente la storia dell’Italia, soprattutto quella meridionale e quindi anche quella di Napoli. Nel 1139 I Normanni dopo aver conquistato tutto il Meridione, arrivano con Ruggiero a Napoli, e il Regno avrà come capitale PALERMO. Pur tuttavia, la città acquisì grandi funzioni grazie all'importanza del suo porto. Quest'ultimo permise a Napoli di divenire l'unica città del Regno e, più in generale della penisola italiana, in grado di far parte della Lega Anseatica (1164). Le città della Lega mantennero il monopolio dei commerci su gran parte dell'Europa e del Mar Baltico.
- · Ruggiero il Normanno arriva a Napoli nel 1139 accolto dai Napoletani con tutti gli onori, mettendo praticamente fine all’autonomia della città, che aveva avuto, con il suo ducato Autonomo, una fase di grande splendore.
- · Guglielmo I fonda a Napoli il CASTEL CAPUANO, nel 1140 circa, il più antico castello della città, al termine dell’antico tracciato del Decumano Maggiore, corrispondente all’attuale Via dei Tribunali.
- · Inoltre venne rafforzato l’antica fortezza sull’isolotto di Megaride (attuale Castel dell’Ovo) e ci fu un’ incremento del commercio e una nuova fase industriale nella zona attuale di Piazza Mercato.
- · Le mura verranno rinforzate, ma la struttura urbanistica rimarrà pressoché invariata.
- · Dopo Re Tancredi il successore, Napoli cade sotto lo Svevo Enrico VII.
Tra il 1191 e il 1220, ci fu una fase di relativa tranquillità politico-economica, fino all’arrivo in città di Federico II di Svevia. Federico II fu un sovrano molto attento alla cultura, speciale modo a quella letteraria e giuridica. Fonda a Napoli la seconda UNIVERSITA’ del Mondo nel 1224, la prima con provvedimento statale.
Considerava Napoli una città molto più colta rispetto a Palermo e se ne innamorò, ma la capitale rimase per ragioni strategiche ancora Palermo. Ampliò la fortezza di CASTEL CAPUANO. Muore a Napoli nel 1250 e il suo successore fu Corrado IV.
- · Ci furono rivolte e assedi, fu un periodo difficile e sanguinario fino a quando non arrivarono i Francesi che cambiarono il destino, il volto e l’immagine di Napoli.
NAPOLI BIZANTINA ( 523 – 763 d.C) – Viaggio n. 3
( Ivan Triunfo) - A Napoli termina l’impero romano d’Occidente con Romolo Augustolo che venne imprigionato sull’isolotto di MEGARIDE nel 476 d.C. Dopo un breve periodo, NAPOLI fu conquistata da BELISARIO nel 523 che, dopo un duro assedio, saccheggiò la città per punire i napoletani dell'appoggio dato ai barbari ; non compì stragi perché i napoletani erano cristiani come i Bizantini.
Napoli diventa provincia bizantina, Nacque così un governo che era da un lato dotato di una struttura militare, necessaria per la difesa del regno in un siffatto periodo di instabilità politica, e dall'altro di una struttura prettamente civile, deputata più che altro al governo delle province conquistate; inoltre, andò aumentando l'importanza conferita al clero, in particolar modo alla figura del vescovo con ampi poteri anche di giurisdizione civile ereditati dalla vecchia figura del magistrato, ormai scomparsa.
- · Sotto il nome di periodo vescovile si indica generalmente l'arco di tempo che va dal 578 al 670 e che vede l'affermarsi in città della figura del vescovo come figura di primaria importanza sia religiosa che civile e quindi dotata di potere temporale vero e proprio.
- · Durante il periodo Bizantino, l’impianto urbanistico Greco-Romano rimane pressoché immutato, ma furono in questo periodo che si diffusero le CATACOMBE presso il Rione Sanità, importanti testimonianze del periodo PALEOCRISTIANO e alcune testimonianze: La Chiesa della Pietrasanta di cui rimane solo il CAMPANILE e la Chiesa di San Giorgio Maggiore, di cui rimane solo l’ABSIDE, il BATTISTERO DI SAN GIOVANNI IN FONTE (il più antico del mondo occidentale, fondato poco prima di San Giovanni in Laterano a Roma), e la BASILICA DI SANTA RESTITUTA, rimangono al suo interno colonne corinzie e importanzi affreschi paleocristiani.
NAPOLI, da capitale europea a metropoli periferica: PERCHE’ ? (viaggio n. 1)
Un viaggio curato da Ivan Triunfo in 15 puntate di una delle più famose città del mondo, dalla fondazione ai giorni nostri. Un lungo dettaglio sugli scenari di questa città anche per capirne i motivi del suo declino inarrestabile, e un sottile risveglio degli ultimi tempi.
Viaggio Numero Uno
NAPOLI GRECA (650 a. c 326 d.C)
(di Ivan Triunfo) - Napoli è stata fondata nel VII sec. A.c. dai Greci, precisamente da coloni provenienti dalla vicina CUMA con il nome di PALEPOLIS sul piccolo colle del Monte Echia di fronte l’isolotto di Megaride, dove oggi vediamo Castel dell’Ovo. Non aveva nessuna cinta muraria e, a causa dell’orografia del territorio, non ebbe una grande espansione, ma possedeva una buona attività commerciale. CUMA era una delle città più importanti della MAGNA GRECIA, ricca, florida e splendente. Secondo alcuni storici, il golfo era denominato: Golfo di Cuma.
Ma altri coloni provenienti da Cuma, fondarono una nuova e più ampia città: NEAPOLIS nel V sec. A.c. verso l’entroterra in un’area dove era possibile una maggiore espansione urbanistica.
Ma PALEPOLIS intorno al 450 a. C. incrementava la sua potenza e i suoi rapporti con Atene, tanto da far si che il porto della piccola città sul mare, diventasse tra i più importanti del Mediterraneo.
Ma ebbe nel corso di quegli anni, un crollo politico ed economico molto importante e la storia di NEAPOLIS e quindi di NAPOLI ebbe inizio.
· Siamo nel 476 a. C. e NEAPOLIS aveva una cinta muraria in tufo (materiale della costa partenopea) . Anche oggi siamo in grado di identificare la cinta greca. Da occidente corrispondente all’attuale PIAZZA BELLINI, verso nord con l’Acropoli nell’attuale LARGO CAPO DI NAPOLI, e piegavano verso oriente verso VIA CARBONARA e LARGO CALENDA e a sud, verso VIA MEZZOCANNONE (nell’interno dell’Università FEDERICO II).
· La popolazione era arrivata a 30.000 abitanti e oltre all’ACROPOLI crebbe ben presto anche l’AGORA’ , centro del governo e della vita pubblica che si apriva nell’attuale PIAZZA SAN GAETANO e di cui, sotto la BASILICA DI SAN LORENZO MAGGIORE, possiamo vederne i resti. Sorsero TEMPLI e TEATRI ( di cui ancora possiamo vederne le tracce in Via dell’Anticaglia e Via dei Tribunali.
· Il sistema di governo era probabilmente di tipo Oligarchico.