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Teramo (/Nando Cimino) - ‘La mala setta. Alle origini di mafia e camorra. 1859-1878’, è il titolo del nuovo lavoro letterario di, Francesco Benigno. L’autore è docente presso l’università di Teramo, dove insegna Metodologia della ricerca storica. E’ direttore dell'Imes, l’Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali ed è membro del comitato di redazione di ‘Meridiana’, rivista di storia e scienze sociali. Appassionato di storia politica europea, ha al suo attivo la pubblicazione di ‘Mirrors of Revolution. Conflict and Political Identity in Early Modern Europe’, edito da Brepols nel 2010; ‘Favoriti e ribelli. Stili della politica barocca’, di Bulzoni nel 2011; ‘Parole nel tempo. Un lessico per pensare la storia’, edito da Viella nel 2014 e, La mala setta, edito da Einaudi. Dall’analisi di fascicolazioni d’archivio emerge, nella prospettiva di Benigno, l'intreccio tra Stato e criminalità organizzata, nel ventennio immediatamente successivo all'unità d’Italia. Mafia e camorra sono individuate dall’autore come sette segrete funzionali a un sistema politico che non ne disdegna l’impiego nella repressione dei briganti sovversivi e degli oppositori legittimisti. Per cogliere l’essenza della testimonianza di Francesco Benigno, frutto di un profondo lavoro di ricerca, non resta che aspettare l’imminente uscita di ‘La mala setta’. 

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