Dinanzi al sagrato mani levate,
come a chiedere aiuto immanente
Volti tesi nella fatica del giorno,
carichi di nostalgia del tempo che fu,
e di paura dinanzi al domani senza futuro.
Attendono una parola!...
La mia? Quella dei saggi? O quella del Cielo?
Una parola che illumina il buio,
riempie di forza le ginocchia infiacchite,
riaccende la stella polare di notte,
e la speranza per non soccombere al fato.
E la parola arriva al cuore e alle labbra,
entra nell’animo che riprende vigore,
diventa speranza per guardare al futuro,
rimette in moto la vita nel giorno.
Ma quale parola segreta è arrivata?
“Non siamo soli nei solchi tracciati,
cammina con noi un Padre, ed è Dio,
che ama e prende da noi le cose più strane.
e le ridona in canto di libertà.
Pierluigi Mirra
L’Annuncio (di Pierluigi Mirra)
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