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(Enzo Toscano)     Riflettori accesi al San Nicola di Bari per la prima stagionale degli azzurri di Prandelli. Ospite d’onore niente di meno che i supercampioni del mondo e d’Europa della Spagna, lo squadrone che sta dominando da almeno tre anni in lungo ed in largo (nella maniera più meritata), tutto il panorama calcistico mondiale. L’incontro è stato complessivamente attraente, ma chi alla fine ha raccolto il risultato ed i consensi, sono stati gli azzurri di Prandelli, autori di una

ottima gara per gran parte della prima frazione di gioco, e della parte finale della gara. Le “furie rosse” di Del Bosque nel primo tempo hanno impattato una Italia assolutamente aggressiva nel pressing a tutto campo, e non sono riuscite a tessere il loro gioco micidiale fatto della conosciuta “palla corta rasoterra”, possesso di gioco e ripartenza letale, cosa invece egregiamente effettuata dalla squadra azzurra, che ha trovato uno spirito di squadra ed un gioco di levatura superiore alle più rosee previsioni, sfruttando le notevoli qualità tecniche di un eccezionale Cassano, profeta nella sua Bari, capitano coraggioso e disciplinato come non mai, autore di un primo tempo a dir poco esemplare. Un bel vedere fatto di un calcio veloce e pratico, con i campioni del mondo bloccati sul nascere. Un bravo Casillas ed il palo destro della porta dicono no a Cassano, Criscito e Rossi; bene Maggio sulla fascia destra, e Montolivo che impreziosiva una bellisima gara con un gol di rara bellezza, eseguito con un pallonetto su uscita di Casillas (nella foto). Tutto il primo tempo è stato di colore azzurro, con i rossi iberici fermi a guardare questa Italia sfacciata. Nella ripresa subito si è capito che il continuo pressing fatto nella prima parte, sarebbe stato pagato con una gara di minore intensità; gli spagnoli, anche con l’innesto del micidiale Villa, spiegavano ai presenti che non erano campioni del mondo e d’Europa per sbaglio. Gli azzurri hanno dovuto ripiegare sotto la pressione degli iberici, che arrivavano al pari con un rigore inesistente concesso dallo scadente bavarese Brych, e realizzato da Xabi Alonso. Alcune tipiche e pericolose incursioni spagnole hanno graziato l’estremo Buffon dalla definitiva capitolazione, e quando ormai si temeva il peggio, i nostri eroi ritrovavano un eccellente spirito di squadra, con Pazzini e Balotelli a dare nuova benzina al motore d’attacco, con l’ultimo quarto di tempo ed i calciatori azzurri che riprendevano il bandolo del gioco, infilando la rete della vittoria con una zampata velenosa di Aquilani, deviata da uno spagnolo. Due ad uno il risultato finale, e vittoria complesivamente meritata dei ragazzi di Prandelli, che hanno definitivamente dimostrato di essere sempre una delle potenze calcistiche a livello mondiale, in netta e continua crescita dopo il disastro Sudafricano, sotto la guida tranquilla ma sicura e preparata di Cesare Prandelli, buon viatico per le prossime importanti sfide.

 

ITALIA-SPAGNA 2-1
Italia : Buffon; Maggio, Ranocchia (32' st Bonucci), Chiellini, Criscito ; De Rossi (21' st Aquilani), Pirlo, Thiago Motta (1' st Marchisio); Montolivo (29' st Nocerino); Cassano (15' st Balotelli), G.Rossi (15' st Pazzini ). A disp.: De Sanctis, Sirigu, Cassani, Balzaretti, Ogbonna, Palombo, Giovinco. C.T. Prandelli.

Spagna : Casillas (1' st Valdes); Iraola (1' st Thiago Alcantara), Piqué (44' Busquets), Albiol, Arbeloa; Martinez, Xabi Alonso, Iniesta (1'st Villa); Cazorla (35' st Mata), Torres (15' Llorente), Silva. A disp.: Reina, Monreal, Negredo, Pedro. C.T. Del Bosque.
Arbitro: Brych
Marcatori: 11' Montolivo (I); 36' rig. Xabi Alonso (S); 38' st Aquilani (I)
Ammoniti: Arbeloa (S)

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