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(Enzo Toscano)   -    All'Etihad Stadium di Manchester il Napoli di Mazzarri non solo non sfigura, ma sfiora il colpaccio giocando la partita con giusta mentalità e abnegazione per tutti i 90'. Una prestazione di altissimo livello ed un risultato importante non solo per la classifica del girone, ma anche per acquisire la giusta consapevolezza del proprio valore.  Gara giocata su ottimi ritmi di gioco come da tradizione del calcio d'Oltremanica, a cui questa volta fa coppia l’agile squadra partenopea. Ma, risolte un paio di mischie nella propria area in apertura, il Napoli fa vedere subito di esserci con una clamorosa traversa colta da Lavezzi, cui risponde peraltro Yaya Tourè timbrando a sua volta il montante superiore della porta di De Sanctis. Per il resto della frazione il portiere partenopeo deve solo smanacciare una punizione di Kolarov. Il Manchester City nella prima frazione tiene comunque sotto tensione la retroguardia azzurra che comunque, come per tutta la gara, mantiene sempre la massima concentrazione, dimostrandosi un reparto di sicuro affidamento. Nella ripresa il Napoli acquista ancora maggiore consapevolezza delle propriè virtù costringendo i plurimiliardari atleti di Mancini molte volte sulla difensiva, consci che questo Napoli può giocarsela alla pari contro tutti. Hamsik, Aronica sulla fascia, ma lo stesso Zuniga e Gargano formano una diga  che funge altresì da trampolino di lancio verso le incursioni in area dei celesti d’oltremanica. In uno di questi Cavani non perdona e infila dopo una rapida incursione al minuto 23 della ripresa. La partita resta estremamente aperta e piacevole, ed il pari viene raggiunto su esemplare punizione tirata da Kolarov, difensore di vecchia conoscenza e piede potente, avendo militato nella Lazio e vanamente rincorso da diversi club tra i quali l’Inter, a dimostrazione del suo valore. Pareggio finale che può soddisfare entrambi, ma soprattutto il Napoli che può dimostrare ai suoi tifosi (ieri quasi in cinquemila), di essere una sicura protagonista su tutti i fronti. Nell’altra partita l’Inter a San Siro viene punita dal misterioso Trabzonspor per 0-1, continuando la striscia negativa iniziata domenica a Palermo. Nonostante le numerose palle gol avute e non sfruttate, i nerazzurri in campo sono poca cosa, lasciando (come da me già da tempo pronosticato) seri dubbi circa la conduzione tecnica di Gasparini, che ogni giorno che passa pare vieppiù un ospite sgradito. La squadra continua a giocare male o a sprazzi, macchinosa e chiaramente imballata il cui addio di Eto’o si fa sentire ma è tutta la squadra che pare improvvisamente  scesa su una mediocrità assoluta. La situazione in casa nerazzurra resta di oscura soluzione.

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