Calcio
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(Enzo Toscano) Piccole storie di tempi calcistici che forse (poco ci spero) cambiano. L’Inter presenta ufficialmente le nuove maglie per il campionato 2012-2013. La principale, chiamiamola tradizionale, presenta delle strisce nerazzurre leggermente più ampie rispetto a quella classica, ma dove si è scatenata una autentica rivolta dei tifosi interisti è stata su quella di riserva, la cosidetta seconda maglia. Un completo rosso fuoco con bordini nerazzurri, lontana da tutte le logiche immaginarie, dalle fantasie ed emozioni degli appassionati del calcio, nonché troppo vicina al rosso degli “odiati” cugini milanisti. I completi di calcio sono sempre stati, per gli innamorati del calcio, l’orgasmo a tinte dei propri amori sul rettangolo verde; il primo amore a colori, quello immortalato dalle foto e nelle figurine Panini. Poi man mano, piegandosi ai voleri degli sponsor che ogni anno, per ovvi motivi di vendite, sono stati sempre costretti ad industriarsi per variare di volta in volta le sfumature o la consistenza originale della divisa di gioco, sino ad arrivare a dei veri e propri completi che suscitano autentico rigetto per i cultori della bellezza antica del gioco più bello del mondo. Gli almanacchi degli ultimi anni sono, haimè, pieni di sevizie ai completini: colori sbiditi, maglie luccicanti come primedonne a teatro, colori pastello fluorescenti come gli evidenziatori, maniche corte anche in pieno inverno; l’elenco pietoso è terribilmente lungo. Si sono in parte salvate negli anni quella gloriosa e bellisima del Genoa, della Sampdoria, e poche altre. Il calcio moderno esige, oltre le partite a pagamento trasmesse a tutte le ore ed in tutti i giorni della settimana, anche un pedaggio salato sulle divise di gioco, ormai piene di sponsor e sempre più lontane dalla bellezza originale. I tessuti sono di materiale supertecnologico, le sfumature infinite che cancellano inevitabilmente tutta la classicità. La praticità richiesta dalla Lega, sempre per motivi di riprese televisive, ha fatto il resto. Forse avete notato o forse no, ma sempre più spesso le due squadre in campo hanno completi unici: tutti bianchi, tutti rossi, neri, gialli, blu. Poco o niente riconduce ai colori sociali. La cosa più sconsolante è che tantissimi si lamentano di questo calcio moderno, ma pochissimi ne prendono seriamente le contromisure. Ma questo è, se vi pare.