Calcio
Carattere

(Enzo Toscano) Fuori pioveva a dirotto, il classico temporale estivo, di quelli che lavano l’asfalto e rinfrescano le stanche membra. Presi quasi a caso quel vecchio album di figurine di calcio Panini dalla libreria ed iniziai a sfogliarlo; era da un bel po di tempo che non lo facevo. La colorata ancorchè appena stropicciata copertina portava l'anno di grazia calcistico 1970-71; abbinai in un rapido flash la presenza quell'anno della mia cara Casertana tra i professionisti nella serie B, dove velocemente la ritrovai. Le pagine e le figurine erano tutte intatte, come nuove, e fu per me un onore accogliere con un dolce sorriso quegli inattesi ospiti , amici della mia prima giovinezza, che erano li, tutti belli in fila quasi mi aspettassero, con la gloriosa casacca a strisce rossoblu: Zanier, Marco Fazzi, Franco Migliorati (che all'epoca conobbi a lungo personalmente), Corbellini, il capitano Roberto Gatti. Allenatore era Leonardo Costagliola, presidentissimo l'indimenticabile cav. Moccia. Chiusi gli occhi e cercai di ricordare quell'anno, passato spesso sui gradoni del caro Pinto. Non fu una annata felice, conclusa con la retrocessione ma, riaprendo con intima malinconia gli occhi, non potei non accostare quegli indimenticabili anni 60' a finire (e l'altra splendida e sfortunata avventura in B del 1990), con la situzione attuale di una malferma e lungodegente squadra, affannata ancora in quarta serie dopo quel tristemente famoso fallimento che la trascinò nei campetti oratoriani. Non è stato bello passare dal Napoli di Maradona (coppa Italia) alle sfide nel recente passato contro Lacco Ameno,Virtus Volla etc (sempre con il massimo rispetto...). Certo è stata dura, dopo i fasti di una città vissuta calcisticamente sempre a certi livelli, riprendere sopratutto il bandolo economico affossato con il fallimento. Il vero problema di questa gloriosa società è sempre stato lo stesso; negli ultimi tre lustri, questo è il mio " j'accuse " , nessun imprenditore ha mai voluto seriamente impegnarsi investendo risorse e competenze, sicuro che, operando con perizia, si potesse avere un ritorno oltre che di immagine, pubblicità, anche di quattrini, anche perché con i tempi che corrono gli euro sono pochissimi. Abbiamo avuto una sfilza di presidenti e dirigenti, non casertani, poveri di portafoglio, di competenze e di intelligenza, pratici a bleffare, sui quali è meglio stendere un immenso velo pietoso, che non hanno fatto altro, negli anni in questione, che appesantire di problemi e guai una società progressivamente messa in ginocchio ed abbandonata a se stessa . Ad onore del vero l'ultima società ha cercato di fare il possibile con le limitate risorse che aveva, ma allo sprint finale la pur buona squadra si è sgonfiata come un palloncino. Voltandomi intorno e considerando solo la Campania, posso notare come Caserta sia l'unico capoluogo di provincia ad essere calcisticamente nel... quarto mondo; Napoli in A, Avellino tra i prof. gli " amati " cugini salernitani in veloce risalita dopo le note vicende, idem in C gli " stregoni " di Benevento. Non vorrei aspettare gli anni della pensione e del cane ai giardinetti per potere ammirare l'amata Casertana là dove l'ho lasciata tanti anni fa... A proposito, in quella giornata di pioggia, mentre richiudevo amorevolmente l'album di figurine per riporlo, entrò mio figlio, mi guardò con curiosità e disse : " Papà perchè piangi? " - " Niente piccolo, è colpa di questa aria frizzante ... "-

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