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Milano - Sono 30 le partite oggetto di attenzione da parte degli investigatori di Cremona nell'inchiesta sulle combine nel calcio. Lo si apprende al termine dell'interrogatorio dell'odontoiatra di Ancona Marco Pirani, una delle persone arrestate la
scorsa settimana.
Il procuratore capo di Cremona Roberto Di Martino, il magistrato che coordina le indagini sullo scandalo calcio scommesse, ha dichiarato oggi: "Ho la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati, ma senza riscontri una sensazione non è una prova. La sensazione è che in serie A le combine non siano tra i giocatori ma tra le società", ha spiegato. Per Di Martino si tratta appunto di una sensazione e non del risultato delle prove raccolte.
Inizialmente le partite oggetto dell'attenzione degli inquirenti erano 18. Le nuove partite sotto esame sono principalmente di serie B anche se ce ne è sicuramente una di serie A. E' possibile anche che nei prossimi giorni aumenti il numero degli indagati. Nell'interrogatorio di Pirani non si sarebbe parlato di Milan-Bari.
Secondo gli inquirenti la gran parte delle combine riguardavano partite delle serie minori anche se c'è appunto la "sensazione" che anche alcune partite di serie A potessero essere manovrate. Per 'combinare' una partita di A però sarebbero necessari almeno 400-500 mila euro e questo renderebbe molto difficile organizzare un evento del genere. Gli inquirenti hanno poi definito "molto collaborativo" Pirani che più volte ha citato Massimo Erodiani come la fonte delle sue informazioni sulle partite.
Secondo quanto si apprende sono state decisive in questa inchiesta le intercettazioni e ci sono stati anche dei sequestri documentali che hanno aiutato le indagini. Decisivo per potere aprire un'inchiesta è stato il comportamento del portiere della Cremonese Marco Paoloni che ha 'avvelenato' i compagni. "Senza questo fatto - spiegano gli inquirenti - sarebbe stato impossibile aprire questa inchiesta e coloro che manovrano le partite avrebbero continuato a farla franca".
Interrogato oggi dal gip Guido Salvini Manlio Bruni, commercialista di Beppe Signori , arrestato nell'ambito dell'inchiesta. "C'erano voci di combine su 3 partite, voci che arrivavano da Massimo Erodiani e da Antonio Bellavista - ha detto parlando con i cronisti -. Noi abbiamo scommesso solo su Inter-Lecce e abbiamo perso". Le altre due partite su cui c'erano voci di combine erano Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa.
Dall'interrogatorio di Bruno emerge anche che era Signori a tenere i contatti tra il 'clan dei bolognesi' e i scommettitori di Singapore. E proprio domani sarà interrogato l'ex attaccante di Bologna e Lazio. Un altro ex calciatore, Mauro Bressan, ha ammesso oggi davanti al gip le sue responsabilità in relazione alla combine della partita Taranto-Benevento, un episodio che comunque gli inquirenti giudicano come minore. Tra le partite sotto il mirino degli investigatori c'è anche Sassuolo-Varese. "Emerge un quadro squallido, di debiti e di menzogne, un quadro che assomiglia a quello del film 'Regalo di Natale'", ha detto un inquirente ricostruendo i rapporti tra gli indagati che cercavano di combinare le partite.
E diventa un caso la foto del figlio del boss a bordo campo al San Paolo durante la partita Napoli-Parma di due campionati fa, terminata 2-3. "La presenza di Antonio Lo Russo allo stadio a guardare una partita, per ora, non è penalmente rilevante. In quel momento non era latitante. Bisognerà attandere le indagini", sottolinea all'Adnkronos il procuratore capo di Napoli, Giandomenico Lepore, in merito all'apertura di un fascicolo dopo la pubblicazione dello scatto di Lo Russo, latitante da quasi 14 mesi. "A noi interessano - sottolinea Lepore - le anomalie nella rete delle scommesse nazionali e internazionali e le possibili influenze della camorra".
Il neosindaco di Napoli Luigi de Magistris commenta così la notizia: "Mi meraviglio che il Calcio Napoli permetta a certa gente di stare a bordo campo". ''Il calcio deve cambiare, ci sono troppi soldi che girano attorno a quel mondo", ha aggiunto il sindaco di Napoli, che ha annunciato un incontro con il presidente della Ssc Napoli Aurelio De Laurentiis domani mattina a Palazzo San Giacomo.
Si difende dalle accuse Stefano Bettarini. ''Mi sorprende essere coinvolto - spiega intervistato a Matrix su Canale 5 -, perchésono estraneo a tutta la vicenda. Mi ferisce il fatto - continua - che mediaticamente sia stata già fatta una sentenza. Dagli organi di informazione, la carriera che ti costruisci in una vita, può essere distrutta in un giorno e mezzo''.
I Monopoli di Stato intanto hanno inviato alla Procura di Cremona il dossier con le 37 partite con scommesse anomale già segnalate, nel corso della stagione calcistica 2010-2011, alla Procura Federale della Federcalcio. Nel fascicolo, secondo quanto apprende Agipronews, ci sono cinque partite di serie A, dodici di serie B e venti di Lega Pro.
La serie B ha chiesto di essere considerata parte offesa nell'inchiesta . Anche la Lega Pro ha chiesto di entrare nel procedimento come parte offesa.
Oggi il presidente del Coni Gianni Petrucci, nel discorso di apertura della riunione del consiglio nazionale del Coni, ha dichiarato in riferimento allo scandalo calcio-scommesse: "E' in gioco la credibilità dello sport e la fiducia di chi scommette. Giustizia sportiva e giustizia statale hanno regole, tempi e strumenti diversi, ma unendo le forze - ha concluso - possono debellare questa piaga".
Si è detto ''molto preoccupato'' anche Michel Platini, presidente della Uefa, , che, rispondendo al quotidiano Liberation, ha fatto riferimento a ''sistemi che ci avvisano quando ci sono flussi di giocate anomale su una partita'' per arginare il fenomeno delle scommesse. (Adnkronos/Ign)

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