Calcio
Carattere
Cremona  - Dopo circa 6 ore e mezza è terminato l'interrogatorio di Marco Paoloni. L'ex portiere della Cremonese, tra i principali protagonisti del calcio scommesse, è stato sentito dalle 11 di questa mattina dal pm Marco Di Martino. ''Ha
chiarito la sua posizione e negato ogni responsabilità in merito all'ansiolitico somministrato ai suoi compagni di squadra'' afferma il legale del calciatore, Emanuela Di Paolo."Non ho mai mosso un dito per far perdere le mie squadre". Questo, a quanto si apprende, è ciò che avrebbe detto l'ex portiere al Procuratore capo di Cremona. Durante il lungo interrogatorio è emersa la figura di un Paoloni millantatore, che si sarebbe fatto grande davanti agli scommettitori spacciandosi per il giocatore del Lecce Daniele Corvia.
Paoloni, in pratica, si sentiva braccato dal gruppo di scommettitori ai quali doveva una ingente somma di denaro a seguito di un addebito contratto con loro negli anni scorsi. Secondo lo stesso portiere della Cremonese sarebbe entrato nel giro delle scommesse nel settembre scorso, millantando conoscenze che non aveva, assicurando di poter far perdere la proprie squadre, ma in realtà "non ho mai fatto nulla per questo e se in qualche occasione ho subito qualche gol sospetto è frutto della casualità del calcio" avrebbe detto.
Per quanto riguarda l'ansiolitico somministrato ai giocatori della Cremonese durante l'incontro con la Paganese, Paoloni ha respinto ogni addebito sostenendo che "qualcuno mi voleva incastrare". In sostanza, dall'interrogatorio è emerso un Paoloni vittima delle circostanze ma, soprattutto, dei debitori ai quali doveva parecchio denaro e che da tempo lo stavano pressando.
Arrivato in tribunale in manette, con una maglietta bianca, pantaloni sportivi e scarpe da tennis, poco prima delle 11, Paoloni - accusato di avere pilotato alcune partite e avere avvelenato cinque compagni di squadra attraverso la somministrazione di un ansiolitico durante l'incontro Cremonese-Paganese del 14 novembre scorso - è entrato nello studio del pm accompagnato dal suo avvocato.
Nato a Civitavecchia nell'84, dopo avere giocato nella Cremonese nella prima parte dell'ultimo campionato, Paoloni è poi passato al Benevento durante il mercato di gennaio. Nella città campana il giocatore è stato arrestato il primo giugno scorso nell'ambito dell'operazione Last Bet.
Intanto il gip di Cremona, Guido Salvini, d'accordo con il Procuratore capo Di Martino, ha firmato oggi le prime scarcerazioni per alcuni imputati in merito allo scandalo: i provvedimenti sono a carico di Francesco Giannone, Giorgio Buffone e Gianfranco Parlato che dal carcere andranno agli arresti domiciliari. Per Manlio Bruni, dai domiciliari ha l'obbligo di firma; per Mauro Bresson, invece, si aprono le porte del carcere.
Per Marco Pirani e Massimo Erodiani la decisione di tradurre il carcere agli arresti domiciliari sarà presa domani mentre Beppe Signori non ha ancora presentato domanda di scarcerazione dai domiciliari.
La motivazione che ha portato a queste decisioni, si rileva nell'ordinanza, deriva dalle dichiarazioni confessorie rese sia al gip in sede di interrogatorio di garanzia che al pm dagli indagati e pertanto "appaiono fortemente ridimensionate le esigenze cautelari relative alla genuina acquisizione della prova poiché si è avuta conferma pressoché nella totalità della sussistenza degli episodi di frode sportiva di cui ai singoli capi di imputazione e inoltre - si legge ancora nell'ordinanza - le dichiarazioni rese dagli indagati hanno fornito ulteriori spunti investigativi". (Adnkronos/Ign)

INVIA COMUNICATO STAMPA

Per poter pubblicare i tuoi comunicati stampa, corredati da foto,  scrivi un'email a comunicati@primapaginaitaliana.it

 

 

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere costantemente aggiornato sulle notizie più lette della settimana, che riceverai sulla tua mail. E' un servizio assolutamente gratuito.