(Enzo Toscano) “Deutschland über alles” , mito o realtà ? Quando noi italiani parliamo dei “Tedeschi” si diffonde nei cervelli un misto di impressioni controverse, soprattutto sulla base di differenti considerazioni su un popolo che nel bene e nel male ha fatto molte volte la storia dell’umanità. Popolo granitico in una nazione fondata sulla fusione di Stati affini, che aveva nella Prussia il suo principale marchio di specificità. Durezza nel rispetto delle regole e totale ubbidienza alle leggi dello Stato, che a sua volta offriva ai sudditi nella maggior parte dei casi, un esempio di severa sobrietà. Naturalmente il tutto veniva esaltato dallo “strumento militare”tecnicamente e praticamente perfetto, che ha portato il mito tedesco soprattutto sotto l’aspetto della potenza ed efficienza militare, sempre al vertice degli avvenimenti, al netto delle azioni criminali come quelle effettuate per esempio dalle famigerate SS. Nei due conflitti mondiali, che i tedeschi hanno perso entrambi, uscendone alla fine rovinosamente sconfitti, hanno sempre dispiegato una formidabile, implacabile ed ordinata macchina da guerra; una massa disciplinata di scarponi chiodati della Wehrmacht, Panzer, Luftwaffe, KriegsmarineHanno imperversato e dominato in lungo ed in largo gran parte dell’Europa. Le guerre mondiali da molto tempo ormai finite, sono solo un lontano ricordo; sul piano sociale l’Europa sta cercando di abbracciare un cammino comune fatto di ricerca del benessere, coesione, unione sociale e monetaria. Naturalmente, domandina facile facile, chi è che dall’interno della comunità europea ha preso il bastone del comando, dettando i ritmi e le regole ? Naturalmente la Germania, che dismessa l’antica maschera guerriera, sotterrata l’ormai inutile ascia di guerra, ha imbracciato l’Euro al posto del Mauser, ed al taglio della sciabola ha sostituito il taglio dei bilanci.  Fino a qualche anno fa, la cancelliera tedesca Angela Merkel ispirava simpatia ben oltre i confini della sua nazione, considerata un simbolo di serietà e sobrietà. Ma pian piano sta"gettando la maschera", facendo vedere "chi e come si agisce", guadagnandosi il primo posto nella top-ten dei governanti al servizio delle lobby dell'alta finanza, dimostrando il totale disinteresse per le sorti dell'UE, a favore eslusivo dei benefici per la sua Germania. Essa applica alle sue azioni politiche la classica mentalità teutonica, sicuramente efficiente e funzionale, ma che non amette nessun tipo di replica o eccezioni;  ma attenzione, chiaramente per potere poi trarre dei risultati effettivi e positivi, si deve avere obbligatoriamente su questa impostazione una totale e completa predisposizione dei cittadini tutti, cosa molto più semplice per i popoli nordici ma non per quelli mediterranei, che per storia e cultura hanno una millenaria impostazione mentale in una differente filosofia e stile di vita. La durezza mostrata dalla cancelliera Merkel in campo economico sta gettando la Grecia verso il completo fallimento economico con la popolazione ridotta in povertà, Spagna, Portogallo ed Italia (e pian pianino anche la Francia dell’amico Sarkozy) anche esse messe in grandissima difficoltà; guarda caso tutti paesi mediterranei. Parrebbe chiaro a tutti (non alla metodica ed insensibile Merkel, ed i poteri forti economici), che i motori delle popolazioni europee non possono girare tutti agli stessi regimi; per fare vivere insieme con un minimo di armonia persone e popoli differenti le regole, seppur severe, devono essere imposte con dovuto raziocinio ed intelligenza, altrimenti c’è chi corre e chi finisce nel fosso. Ma i tedeschi hanno il terrore che l’eccessivo debito pubblico faccia salire la propria inflazione; il cittadino tedesco medio, non dimentichiamolo, soffre spesso del complesso di chi si sente sempre derubato dei propri soldi, dei propri risparmi, della propria laboriosa efficienza a favore dei paesi spendaccioni del sud. E’ per questa ragione che la Cancelliera di ferro, con la sua intransigenza sull’assoluto risanamento dei bilanci di tutti indistintamente i Paesi europei, seppur molti di essi in difficoltà, sta spingendo l’Europa verso una pericolosissima china recessiva e conseguente irreversibile crisi di fiducia degli stessi cittadini; una autentica implosione che potrebbe avere conseguenze a dir poco devastanti per tutto il Continente, e non solo. Ma i tedeschi, motore portante dell’economia europea, precisi e metodici quanto fortemente egoisti, dovrebbero essere lungimiranti e ricordare continuamente le “lezioni della Storia” onde evitare di ripetere gli stessi errori, ieri potenza militare oggi potere economico, e per non subirne poi le conseguenze, causa le proprie ottuse responsabilità. Purtroppo però essi sono attualmente anche in buona compagnia. Poteri forti, taluni Governi o certe filosofie economiche liberiste, di concezione Reazionaria e Filonazista,  ammettono “ Il Sacrificio del più debole che, se di intralcio, può essere immolato affinchè chi rimane possa essere, non più circondato da petulanti pesi morti, ma sano, ricco e forte”. Questa faccenda puzza non poco e mi ricorda una certa “Razza Ariana”, fatta adesso di gente non più obbligatoriamente con i capelli biondi e gli occhi azzurri, ma necessariamente con il portafoglio pieno di euro. Molte categorie di cittadini, socialmente più deboli ed emarginati, i disoccupati, i poveri, i licenziati (categoria a quanto pare indispensabile per fare occupazione [?!?!?!?!]),  rischiano di avere metaforicamente dai propri governi, sotto la spinta dei vertici UE, la gialla “STELLA DI DAVID” dipinta sulla propria pelle, con tutto quello che ne consegue. Se vogliamo realmente vivere in una unica famiglia, senza per forza scomodare il Vangelo, i fratelli più in difficoltà vanno messi nella reale possibilità di potersi riprendere, non imporre la legge e le regole del più forte. Non siamo tutti uguali, e non siamo costretti a mangiare obbligatoriamente wurstel e crauti; a noi piace la salciccia e friarielli.   E allora ?

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